Sette storie gotiche di Karen Blixen

Con Bruno Berni

Quando Karen Blixen esordisce in letteratura nel 1934 con Sette storie gotiche, scitto in inglese, ha quasi cinquant’anni, è un'aristocratica danese, e usa lo pseudonimo Isak Dinesen. Blixen nasce a Rungsted, in Danimarca, nel 1885; il padre, proprietario terriero, si suicida quando lei ha nove anni. Dal 1903 al 1906 frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Copenaghen. Nel 1913 parte per l’Africa con il cugino, il barone svedese Bror von Blixen-Finecke, con il quale nel frattempo si è fidanzata e che sposa l’anno dopo a Mombasa. Comprano una piantagione di caffè ai piedi delle colline di N'Gong, vicino a Nairobi, e vi si trasferiscono. Il matrimonio finisce, e nel 1925 i due divorziano; Blixen dirige da sola la fattoria fino al 1931, quando la sua impresa fallisce e deve tornare in Danimarca. Sette storie gotiche esce con grande successo negli Stati Uniti nel 1934, mentre la traduzione danese non è altrettanto fortunata. Tre anni dopo, nel 1937, Blixen scrive il romanzo La mia Africa, seguita da diverse fortunate raccolte di racconti. Muore il 7 settembre 1962, all'età di settantasette anni. Della storia editoriale di Sette storie gotiche, dei loro temi e del loro stile abbiamo parlato con Bruno Berni.

Sette storie gotiche è il libro di esordio di Karen Blixen, uscito nel 1934 in inglese, che era la lingua che lei aveva imparato e praticato quotidianamente durante un lungo soggiorno in una colonia inglese dell'Africa, nel Kenya. Fu un libro che stupì subito i lettori internazionali sia perché aveva uno stile d'altri tempi e un'ambientazione d'altri tempi, sia perché nonostante questo era un libro assolutamente innovativo, molto distante dal gusto dell'epoca, ossia della metà degli anni trenta.

Bruno Berni (Roma 1959), ha studiato letterature nordiche e letteratura tedesca a Roma e Copenaghen. Dal 1993 lavora all’Istituto Italiano di Studi Germanici come direttore della biblioteca e dal 2008 come ricercatore. Ha insegnato lingua e letteratura danese nelle università di Urbino (1994-1998) e Pisa (2014-2015), e lingua danese alla LUISS di Roma (1996-2001). Ha scritto saggi su autori del Settecento danese e del Novecento nordico e alcuni volumi su autori danesi (Vedere la cicogna. Introduzione a Karen Blixen, Biblioteca del Vascello 1996, Robin 2004; Ludvig Holberg tra Danimarca e Germania, Studi Germanici 2016; Miniature. Frammenti di letterature dal Nord, Aguaplano 2017). Dal 1987 ha tradotto e curato un centinaio di opere di prosa e poesia di autori classici e moderni soprattutto danesi, ma anche svedesi, norvegesi e tedeschi, tra i quali Karen Blixen, Lettere dall’Africa 1914-31, Adelphi 1987; Ludvig Holberg, Il viaggio sotterraneo di Niels Klim, Adelphi 1994; Hans Christian Andersen, Fiabe e storie, Donzelli 2001, 2005, 2014. Ha inoltre collaborato a opere enciclopediche (Treccani, UTET) con voci su autori nordici ed è curatore della sezione nordica dell’ultima edizione del Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi (Milano 2006).