Le parole di Dante: Amanza secondo Vittorio Coletti

In collaborazione con l'Accademia della Crusca

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        In occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, l'Accademia della Crusca ha lanciato l'iniziativa di pubblicare ogni giorno una scheda dedicata a un termine preso dalla sua opera: affacci essenziali sul lessico e sullo stile del poeta, con brevi note di accompagnamento. "La parola di Dante fresca di giornata" è un'occasione per ricordare, rileggere, ma anche scoprire e approfondire la grande eredità linguistica lasciata da Dante. 

        http://www.vocabolariodantesco.it/ 
        In collaborazione con l'Accademia, Rai Cultura ha scelto una serie di termini ed espressioni della Divina Commedia particolarmente rappresentativi del mondo poetico di Dante e li ha fatti commentare ad Accademici della Crusca, accompagnando i video con letture dantesche d'eccezione: quelle di Giorgio Albertazzi per l'Inferno, di Giancarlo Sbragia per il Purgatorio e di Enrico Maria Salerno per il Paradiso. 

         

        Vittorio Coletti: Amanza, Paradiso IV, 118. Legge Enrico Maria Salerno.

        «O amanza del primo amante, o diva», 
        diss’io appresso, «il cui parlar m’inonda 
        e scalda sì, che più e più m’avviva,                              

        non è l’affezion mia tanto profonda, 
        che basti a render voi grazia per grazia; 
        ma quei che vede e puote a ciò risponda.  

        Vittorio Coletti è professore emerito di Storia della lingua italiana nell’Università di Genova, accademico della Crusca e da anni editorialista di Repubblica Genova. Ha studiato i rapporti tra lingua e chiesa in Parole dal pulpito (Marietti), tra lingua e canto lirico in Da Monteverdi a Puccini (Einaudi), tra lingua e letteratura in Storia dell’italiano letterario (Einaudi). Si è occupato dell’italiano di oggi in Grammatica dell’italiano adulto (il Mulino) e di quello antico in l’Italiano scomparso (il Mulino). Con Francesco Sabatini ha diretto il Sabatini Coletti, Dizionario della lingua italiana (Sansoni). All’impegno giornalistico si deve Genova 2011: Analisi di un processo (De Ferrari). 
         

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