Raccontami di lei secondo Annalisa Oboe
Ritratti di donne che da Padova hanno lasciato il segno
Copre un arco di sei secoli, il volume a più voci pubblicato dalla Padova University Press a cura della redazione del Il Bo Live, Raccontami di lei, Ritratti di donne che da Padova hanno lasciato il segno: un lungo arco di tempo in cui le trentuno protagoniste dei brevi saggi hanno combattuto per studiare e per affermarsi in campo professionale, che fosse la scrittura, la pittura, la pedagogia, la scienza. Luogo centrale di questa raccolta la città di Padova, che ha il primato di aver rilasciato il primo diploma di laurea in filosofia a una donna, Elena Cornaro nel 1678, e anche quello di aver visto assegnare nel 1963 la prima cattedra di fisica superiore a un’altra donna, Milla Baldo Ceolin. Antonia Arslan sottolinea nella sua prefazione che l’affermazione femminile è avvenuta al prezzo di grandi sacrifici personali e che molte di queste donne sono morte giovani per lo sforzo richiesto. Oggi i nomi di Camilla Greghetti Erculiani, Carmela Baricelli, Gualberta Alaide Beccari, Rosa Piazza, Virginia Olper, Ida Pilotti Sottini, Amalia Vago non sono noti come dovrebbero, eppure il contributo loro, e delle altre raccontate in questo volume, è stato fondamentale per l’emancipazione femminile. Le schede di approfondimento consentono di approfondire diverse tematiche legate al femminismo (dall’editoria alla medicina dal diritto di voto all’informatica, allo sport, all’ambientalismo). Dalla postafazione di Annalisa Oboe:
Annalisa Oboe è Professoressa di Letteratura inglese e Studi postcoloniali e Prorettrice alle Relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università degli Studi di Padova. Si occupa di letteratura inglese contemporanea, di scrittura delle donne, di letterature e culture anglofone, in particolare legate all’Africa e alle espressioni artistiche diasporiche dell’Atlantico nero. È stata Presidente dell’Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature di lingua Inglese e ha fatto parte del consiglio direttivo della European Association of Commonwealth Language and Literature Studies. Ha fondato e dirige il progetto di ricerca Postcolonialitalia e la rivista scientifica “From the European South: a transdisciplinary journal of postcolonial humanities".
In occasione dell’8 marzo, l’Università di Padova ha ideato una maratona digitale che vede impegnate otto protagoniste dell’attuale panorama culturale e scientifico. Il progetto vedrà susseguirsi in loop sul sito e sui social dell’Ateneo, per tutto il giorno, otto clip in prima visione realizzate dalle speciali “ambasciatrici” coinvolte, invitate a esplorare l’universo femminile da una duplice prospettiva: biografica, proponendo il ritratto di una donna esemplare per il percorso intellettuale, personale o professionale di ciascuna, e lirica, attraverso reading di componimenti poetici della propria produzione ritenuti particolarmente significativi. Si rifletterà sull’attualità di Paesi lontani con il racconto della scrittrice e poetessa Cristina Ubah Ali Farah su Saada Cali Warsame, la poetessa, cantante, attrice e attivista politica uccisa a Mogadiscio nel 2014; Nadia Fusini permetterà di guardare Virginia Woolf da una prospettiva meno accademica e più personale, come Laura Pugno, che attraverso la lettura di alcuni dei suoi componimenti metterà in luce il proprio lato più introspettivo. E ancora, proseguendo con l’arte della scrittura, se Igiaba Scego accenderà i riflettori su due donne di fine ottocento, la scultrice Edmonia Lewis e l'ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, Rosella Postorino e Nadia Terranova si concentreranno, rispettivamente, su Marguerite Duras e Simone de Beauvoir soffermandosi sulla loro assoluta libertà intellettuale. Infine la figura di Anna Morandi Manzolini, scienziata settecentesca, anatomista e scultrice, verrà messa in luce da Alessandra Sarchi, mentre Licia Troisi si concentrerà su Henrietta Swan Leavitt, astronoma statunitense parte del gruppo delle “donne computer”, il cui contributo alla ricerca è stato determinante ma, come troppo spesso accade, dimenticato.Possiamo pensare a quante ci hanno preceduto come maestre, muse, madri, compagne, sorelle, amiche: l’importante è che tutti noi, donne e uomini, le accogliamo in un archivio aperto che ne mantenga la visibilità, a sostegno della costruzione di un mondo più paritario da consegnare alle giovani generazioni.
Annalisa Oboe è Professoressa di Letteratura inglese e Studi postcoloniali e Prorettrice alle Relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università degli Studi di Padova. Si occupa di letteratura inglese contemporanea, di scrittura delle donne, di letterature e culture anglofone, in particolare legate all’Africa e alle espressioni artistiche diasporiche dell’Atlantico nero. È stata Presidente dell’Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature di lingua Inglese e ha fatto parte del consiglio direttivo della European Association of Commonwealth Language and Literature Studies. Ha fondato e dirige il progetto di ricerca Postcolonialitalia e la rivista scientifica “From the European South: a transdisciplinary journal of postcolonial humanities".