Angela Nanetti, Neve d'ottobre

L'innocenza di Giulio

Giulio, il protagonista di Neve d’ottobre di Angela Nanetti (Neri Pozza) è un ragazzo sensibile che si scontra con il padre, un magistrato carrierista che tradisce la moglie. Siamo in Alto Adige negli anni del fascismo e in quelli del dopoguerra. Uno schiaffo del padre provoca una rovinosa caduta del ragazzo. Il fratello minore, Vittorio, da piccolo attaccatissimo a Giulio, crescendo diventa geloso delle attenzioni materne nei suoi confronti e lo accusa ingiustamente di furto. Giulio finisce in uno spaventoso collegio, mentre la giovane madre che non ha la forza di opporsi al marito, muore anzi tempo. La storia del protagonista s’intreccia con quella dei suoi vicini di origine tedesca, gli Zelter: Giulio ragazzo ama la bella Andrea Zelter mentre si scontra con suo fratello Peter, violento come il padre e fanatico di Hitler. Quando, dopo la fine del fascismo, Peter viene arrestato per un attentato contro gli italiani, e la madre e la sorella, pur innocenti, devono scontare un anno di prigione, Giulio si prende cura della loro fattoria e le va a trovare in carcere. Con la sua dolcezza e tenacia riuscirà a conquistare Andrea, che nasconde un terribile segreto. Un romanzo in cui la violenza della storia (la persecuzione contro gli ebrei che arriva a toccare gli abitanti dello sperduto paese) si accompagna alla violenza che si scatena nelle famiglie, ma che presenta un luminoso personaggio, capace di contrappore all’odio e alla sopraffazione la sua capacità d'amore e di ascolto. 

Giulio era fatto così, uno che capiva perfino il dolore della terra quando veniva zappata a secco e le diceva di bagnarla “Perché deve essere aiutata, non forzata”. Che cosa poi ne sapesse della terra lui, che era figlio di un giudice, rispetto a loro che ci erano nati sopra… ma forse proprio perché veniva da un mondo che non conosceva la paura degli inverni e delle provviste che finivano, e ognuno dormiva nella propria stanza e i padri avevano una vestaglia di seta e le madri profumavano, poteva preoccuparsi di un cucciolo buttato via e della terra che soffriva. 

Angela Nanetti è nata a Budrio (Bologna) e si è laureata in Storia medievale. Ha insegnato nelle scuole medie e superiori di Pescara, dove risiede. Dal 1984 a oggi ha pubblicato più di venti romanzi per ragazzi, molto dei quali premiati in Italia e all'estero. È tradotta in 25 Paesi. Il bambino di Budrio (Neri Pozza, 2014) è arrivato finalista alla prima edizione del Premio Neri Pozza e ha vinto il Premio Terriccio, riconoscimento al romanzo storico; nel 2018 ha pubblicato Il figlio prediletto, entrato nella dozzina del Premio Strega.