Nuto Revelli: Il testimone

La guerra in Russia

Nuto Revelli racconta la drammatica esperienza vissuta in Russa da ufficiale della 46° compagnia. Furono accerchiati un mese su Don e si trovarono con tre slitte cariche di feriti. Quando dovettero ripartire non poterono portare tutti i feriti e a lui toccò scegliere i meno gravi, quelli con più possibilità di salvarsi. In particolare un alpino che lui conosceva bene lo implorò di non abbandonarlo. Una volta tornato a casa Revelli capì di essere diverso da come era partito, non credeva più nei gradi, nella guerra, non voleva raccontare a nessuno quello che aveva visto. Vide in faccia i tedeschi e decise di partire partigiano.
Dal programma "Top Secret, L'altra faccia della storia", 1996.

Sono partito per il fronte russo la notte del 21 luglio 1942 da una piccola stazione ferroviaria nei dintorni di Torino. Come la tradotta si è mossa mi è arrivato un canto sommesso dai vagoni degli alpini. Soldati che cantavano una canzone proibita, "Bandiera nera", una canzone la cui prima strofa recita "Bandiera nera e lutto degli alpini che vanno alla guerra, la migliore gioventù va sotto terra.