Valentina Della Seta, Le ore piene

La vicinanza sognata

La protagonista delle Ore piene, romanzo d’esordio di Valentina Della Seta, si avvicina ai quarant’anni, vive a Roma, si sposta in bicicletta o metropolitana, vive di traduzioni, va in palestra, sta attenta al cibo che mangia, ma ogni tanto si concede un cartone di vino che l’aiuta a dimenticarsi in fretta di sé. La narrazione si concentra sui suoi incontri erotici e in particolare su quello con P. che in annuncio si definisce un Master. Sin da subito la donna prova per P. un’enorme attrazione: le piace assoggettarsi ai suoi comandi, farsi chiamare cagnetta, soddisfare ogni suo desiderio e, pur non sapendo nulla di lui, fantastica un futuro d’amore insieme. Terrorizzata di perderlo mostrandosi troppo insistente, tra un incontro e l’altro, risponde ad altri annunci, si assoggetta ad uomini con cui sperimenta orgasmi e voglia di fuga. Riuscirà a passare più di una notte con P. e a coinvolgerlo emotivamente, ma poi lui si ritrae. Della Seta entra nella testa di un personaggio su cui gravano i ricordi di un’adolescenza poco infelice, e partendo dalla sua intimità ne delinea la personalità in modo lucido e perturbante.
 

Tutto quello che desideravo era su quel motorino, non mi serviva una famiglia o un cognome, i negozi con le luci calde vendevano roba inutile e destinata a invecchiare presto, i fondi delle borse si sarebbero macchiati di tabacco e rossetto, i tacchi delle scarpe rovinati nelle fughe dei sampietrini, le banconote era solo plastica, sentivo il corpo pieno di vita che scorreva.


Valentina Della Seta vive a Roma – dove è nata nel 1974 – e scrive di letteratura, cinema e costume per il venerdì di Repubblica, Icon e Rivista Studio