Christian Raimo, La vita che verrà
Racconti scritti in venticinque anni
Si apre con "Come sono diventato scrittore", l’antologia dei propri racconti scritti nell’arco di venticinque anni che Christian Raimo ha curato per Minimum fax sotto il titolo La vita che verrà e già da questo primo testo emerge la chiave ironica-paradossale con cui l’autore affronta il sé stesso scrittore e il mondo che lo circonda. I personaggi di Raimo sono insegnanti, studenti, librai, alle prese con la precarietà lavorativa e sentimentale, con la paura di fallire. La perdita di autorevolezza è il tratto comune della galleria di maschi che ci offre questa raccolta, in cui ha largo spazio la componente metaletteraria. Uno sguardo sulla realtà contemporanea che ne evidenzia le fragilità, scommettendo sulla rivincita dei corpi.
Christian Raimo è nato a Roma nel 1975. Ha studiato filosofia con Marco Maria Olivetti. Ha partecipato a diverse riviste letterarie romane: Liberatura, Elliot-narrazioni, Accattone - Cronache romane, Il maleppeggio - Storie di lavori. Ha tradotto per minimum fax Charles Bukowski e David Foster Wallace, e per Fandango il romanzo in versi di Vikram Seth The golden gate, insieme a Luca Dresda e Veronica Raimo. Ha pubblicato per minimum fax le raccolte di racconti: Latte (2001), Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro? (2004) e Le persone, soltanto le persone (2014). E insieme a Francesco Pacifico, Nicola Lagioia e Francesco Longo - sotto lo pseudonimo collettivo di Babette Factory - ha pubblicato il romanzo 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero, 2005). Ha anche scritto il libro per bambini La solita storia di animali? (Mup, 2006) illustrato dal collettivo Serpe in seno. È un redattore di minima&moralia. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Il peso della grazia (Supercoralli). È tra gli autori di Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014). Nel 2015 è uscito per Einaudi Tranquillo prof, la richiamo io.
Se uno mi dice: felicità, entusiasmo, gioia, io sto sul chi va là, io mi insospettisco, mi ritraggo, penso che mi voglia vendere qualcosa o passare come un uomo nero la carta fasulla che io dovrò tenermi perché non ho la scaltrezza di girarla a qualcun altro. È un ritrarsi delle capacità sensibili. Per questo faccio una fatica immane a essere innamorato di Anna, perché la naturalezza è una porca illusione, la porca illusione di fare a meno dei filtri, delle proprie stortissime e inconfessabili forme puramente maniacali, dell’assoluta ineleganza, e dell’invidia che abbiamo, della paura devastante di fare degli errori, di fallire.
Christian Raimo è nato a Roma nel 1975. Ha studiato filosofia con Marco Maria Olivetti. Ha partecipato a diverse riviste letterarie romane: Liberatura, Elliot-narrazioni, Accattone - Cronache romane, Il maleppeggio - Storie di lavori. Ha tradotto per minimum fax Charles Bukowski e David Foster Wallace, e per Fandango il romanzo in versi di Vikram Seth The golden gate, insieme a Luca Dresda e Veronica Raimo. Ha pubblicato per minimum fax le raccolte di racconti: Latte (2001), Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro? (2004) e Le persone, soltanto le persone (2014). E insieme a Francesco Pacifico, Nicola Lagioia e Francesco Longo - sotto lo pseudonimo collettivo di Babette Factory - ha pubblicato il romanzo 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero, 2005). Ha anche scritto il libro per bambini La solita storia di animali? (Mup, 2006) illustrato dal collettivo Serpe in seno. È un redattore di minima&moralia. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Il peso della grazia (Supercoralli). È tra gli autori di Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014). Nel 2015 è uscito per Einaudi Tranquillo prof, la richiamo io.