Valentina D'Urbano, Tre gocce d'acqua

Fratelli di Pietro

Quando incontriamo Celeste, l’io narrante del romanzo di Valentina D’Urbano, Tre gocce d’acqua, pubblicato da Mondadori, lei ha trentatré anni ed è in ansia per Nadir, che è partito per la guerra in Siria in cerca di notizie sulla morte del fratello Pietro. Il libro ripercorre la vicenda di questi tre personaggi, legatissimi tra loro: Celeste e Pietro hanno lo stesso padre e Pietro e Nadir la stessa madre; sin da bambini si sono frequentati, grazie al fatto che gli ex coinugi e le due famiglie sono in buoni rapporti. Celeste soffre di una terribile malattia, l’osteogenesi imperfetta, che comporta la rottura delle ossa, e a curarla è Lucrezia, madre di Pietro e Nadir, una donna generosa che accoglie la ragazza in casa sua e diventa per lei un punto di riferimento. Il cuore del racconto è il rapporto tra Celeste e il suo coetaneo Nadir: inizialmente fatto di competizione e quasi di odio, diventa un amore impossibile che si nutre di momenti intensi e si perde per anni. Entrambi provano a costruirsi storie più semplici con altri partner, meno Celeste e più Nadir (che s'imbarca in una serie di matrimoni falliti) ma finiscono sempre per ritrovarsi nonostante tutto. L’impegno politico di Pietro, dieci anni più grande di loro, e punto d’unione costante per i due, lo spinge a combattere insieme ai curdi finché non trova la morte per mano dei fondamentalisti. Sopravvivere a questo colpo e farlo insieme è la sfida che D’Urbano pone ai suoi protagonisti e fino alla fine il lettore si chiede cosa sarà di loro.

Da questo momento in avanti non condividiamo più nulla. Il nostro stesso sangue s’è polverizzato in un’esplosione, ha scisso anche noi. Non sei più mio fratello, non sono più tua sorella, siamo due che hanno sbagliato strada, che non sanno come tornare indietro. Da adesso in poi, per tutta la vita, ci sarà un prima e un dopo, quello che siamo stati e quello che saremo. Se non c’è più lui, forse un giorno ci guarderemo come due estranei. E si sommeranno le mancane, avremo perso più di quanto riusciremo a dire. Adesso sei tu che tieni insieme tutto.

Valentina D'Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora. Ha esordito nel 2012 con Il rumore dei tuoi passi, seguito da Acquanera (2013), Quella vita che ci manca (2014), Alfredo (2015), Non aspettare la notte (2016) e Isola di Neve (2018), tutti pubblicati da Longanesi. I suoi romanzi sono stati tradotti in diversi paesi e hanno vinto numerosi premi letterari tra i quali il premio Rapallo Carige, il premio Stresa e il Prix Cezam in Francia