Davide Grittani, La bambina dagli occhi d'oliva

Tutto il dolore in un disegno

Proprietario di una sala giochi romana, Sandro Tanzi, il protagonista di La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia) di Davide Grittani, ha messo l’anziana madre in una casa di riposo e conduce una vita pigra e povera di emozioni. Ma dai lavori nell’appartamento sopra al suo emerge un disegno infantile che evoca una violenza perpetrata da un adulto e Angelica Capone che ha ereditato la casa chiede a Sandro di aiutarla a decifrare l’enigma. Ad emergere, anche grazie al forte turbamento della madre di Sandro, che si ricorda di Angelica bambina, è una terribile storia di molestie sessuali. Sandro sarà costretto a fare i conti con la propria storia familiare e farà di tutto per salvare Angelica, di cui si è invaghito. Una storia di abusi e di omertà sullo sfondo di una Roma livida in cui non è possibile alcuna redenzione.

Non è vero che il passato riguarda tutti allo stesso modo. Ci sono storie da cui stiamo alla larga finché possiamo, finché la scadenza sotto il tappo dice che sono diventate innocue. Ma fino ad allora potrebbero esplodere in qualunque momento, eruttare come i boccacci di pomodoro che non ricordavamo di aver conservato.


Davide Grittani (Foggia, 1970) è giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha curato la prima mostra internazionale della letteratura italiana tradotta all’estero – Written in Italy. Ha pubblicato Rondò. Storia d’amore, tarocchi e vino (Transeuropa 1998) e E invece io (Biblioteca del Vascello 2016), nel 2018 La rampicante (LiberAria Editrice).