Simona Lo Iacono, La tigre di Noto

Dalla Sicilia alla Normale di Pisa

In La tigre di Noto (Neri Pozza), Simona Lo Iacono dà voce ad Anna Maria Ciccone, la scienziata siciliana nata a Noto nel 1891 che si laurea in matematica alla Normale di Pisa nel 1919. Di lei si sa molto poco, ma è rimasta famosa per aver difeso la biblioteca della facoltà dai nazisti che volevano distruggere i libri di ebrei. Lo Iacono immagina Anna Maria nell’atto di raccontare la sua vita a una persona cara, alternando la cronaca dei suoi studi e dei suoi progressi intellettuali con i ricordi di un’infanzia funestata dalla morte del fratellino e dalla freddezza materna. Marianna ha due alleate: la tata Rosa, che l’appoggia incondizionatamente e incoraggia i suoi studi notturni e i suoi esperimenti, e poi Cate, la padrona di casa a Pisa. Inviata in Germania nel 1935 dall’istituto di Fisica della facoltà di ingegneria, Marianna conosce Gerhard Herzberg, futuro premio Nobel, collabora con lui in diverse ricerche e lo aiuta a fuggire in Canad, avendo capito che per gli ebrei come lui la situazione non poteva che peggiorare. Quando i nazisti cercano di razziare l’università di Pisa, Marianna li apostrofa in tedesco riuscendo a metterli in fuga. Un libro sul coraggio e l’intraprendenza femminile, sulla forza del pensiero che supera ogni ostacolo.

Einstein accoppiava elementi della realtà estranei tra loro. Metteva insieme ciò che scorre (il tempo), con ciò che è stabile (lo spazio). Era come pretendere di far combaciare il vento e la terraferma, o costringere una cattedrale a entrare in una chiesa di campagna. Può il variabile contenere l’invariabile? E possono queste due forze inesplicabili essere rotte, cambiate, modificate dalla luce?Quando mi chiesero cosa ne pensassi, dissi solo che a Einstein credevo.
L’occhio storto mi aveva abituato da tempo a non stupirmi. A dare per scontato che la massa del sole incurvasse i raggi provenienti dalle stelle. I colleghi si scambiarono sguardi ironici. Poi risate sommesse. Mi isolarono quasi subito.




Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970, è magistrato e presta servizio presso il tribunale di Catania. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Le streghe di Lenzavacche (Edizioni E/O), selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega.