Daniele Del Giudice: ricordi scolastici

Una ricerca fortunata

Intervista a Daniele Del Giudice sui suoi ricordi scolastici. Del Giudice ricorda la sua bocciatura in seconda media a causa della sua scoperta dei trenini elettrici, il rifiuto di studiare matematica, la sua concetrazione su educazione fisica e disegno. Il punto più alto della sua carriera scolastica fu una ricerca di cento pagine sul maestro di giustizia della setta degli Esseni, legati ai manoscritti ritrovati presso il Mar Morto negli anni 1948-1949. Arrivò prima a un concorso e grazie ad esso fu ricevuto da papa Paolo VI. La foto di quell'evento la porta sempre con sé.

Il mio rapporto con la scuola fu di alti e bassi come sarebbe stata poi la mia vita.


Daniele Del Giudice (1949-2021), ha lavorato alla redazione di Paese sera. Ha pubblicato Lo stadio di Wimbledon (romanzo, 1983), Atlante occidentale (romanzo, 1985), Nel museo di Reims (racconto, 1988), Staccando l'ombra da terra (libro composto di varie narrazioni ma fortemente organico, 1994), Mania (raccolta di racconti, 1997), I-Tigi. Canto per Ustica (testo di uno spettacolo scritto con Marco Paolini, 2001 e 2009), Orizzonte mobile (altro libro composito ma unitario, 2009). Piú recentemente sono stati raccolti suoi scritti nei due volumi In questa luce (saggi e scritti autobiografici, 2013) e I racconti (2016). Tra i suoi saggi letterari, ricordiamo l'introduzione alle Opere complete di Primo Levi (1997 e 2016). Nel 2002 gli è stato assegnato il premio Feltrinelli - Accademia dei Lincei per il complesso della sua opera narrativa