Gaia de Beaumont, Scandalosamente felice

La vita di Joséphine Baker

Joséphine nasce il 3 giugno 1906 in un quartiere degradato di Saint Louis nel Missouri. La madre, allora diciassettenne, discende da indiani e schiavi neri e fa la lavandaia, il padre è un musicista che ben presto si dilegua. Niente fa presagire che a vent’anni, con il cognome di uno dei suoi mariti, Baker, lei diventi un’icona di stile, una delle persone più popolari della Francia, adorata da scrittori, pittori, fotografi e soprannominata la Venere di Ebano, la Perla Nera, la Dea Creola. In Scandalosamente felice, pubblicato da Marsilio, Gaia de Beaumont ricostruisce la vita di Joséphine Baker dalla durissima infanzia alla scoperta della passione per il ballo, dall’approdo a Parigi alla rapidissima conquista della popolarità, dalle tournée sfortunate negli Stati Uniti agli amori infelici per uomini bianchi, dalla vita in un castello con dodici figli adottati allo spettacolo finale, accolto da un grande successo. Un racconto travolgente come il soggetto a cui s’ispira, una storia improntata alla forza di volontà e alla gioia di vivere nonostante tutto. 

Quella ragazza dal tocco magico esprime una selvaggia e maestosa animalità: rappresenta l’ambiguità androgina. Un incrocio tra uno strano animale, un ciclista e un uccello tropicale. Le sue pose hanno la potenza dei migliori esempi di scultura negra. Nessuno si è mai mosso così su un palco francese. Una nuova frontiera.


Gaia de Beaumont vive a Roma. Oltre a Vecchie noiose, con Marsilio ha pubblicato Scusate le ceneri (biografia romanzata di Dorothy Parker; 1993, 2019), Ghiaia (1996), Care cose (1997), Vogliamoci male (1997), La bambinona (2001), Tra breve io ti scorderò, mio caro (biografia di Edna St. Vincent Millay; 2004), I bambini beneducati (2016) e Scandalosamente felice (2021). Ha collaborato con quotidiani e settimanali e ha lavorato come sceneggiatrice e ghostwriter.