Massimo Bontempelli secondo Marinella Mascia Galateria

Il figlio di due madri

Il 7 maggio 1900 Mario compie sette anni e dopo aver festeggiato con i suoi genitori va a villa Borghese con l'istitutrice. Sotto un pino ha una sorta di svenimento e quando si riprende dice di essere Ramiro, che poi si scoprirà essere morto di febbre sette anni prima. Costringe la madre a portarlo a Trastevere, riconosce la sua casa, i suoi giocattoli. Il figlio di due madri, scritto tra il 1928 e il 1929, rappresenta una svolta nella narrativa di Massimo Bontempelli, che passa dai romanzi sintetici, comici e parodici de La vita intensa e La vita operosa al romanzo. Marinella Mascia Galateria, che firma la prefazione dell’edizione Utopia appena uscita, ci guida all’interno di questa storia inquietante, in cui si fronteggiano due madri, la conformista Arianna "di intelligenza tranquilla" e l'anticonformista Luciana, entrambe certe di avere a che fare con il proprio figlio e preoccupate per il suo bene. Bontempelli ricorre a un linguaggio cinematografico per portarci dentro gli ambienti di Mario/Ramiro e usa immaginazione e magia per creare effetti di straniamento e stupore, secondo i canoni della nuova narrativa del Realismo magico, teorizzata  sulle pagine della rivista "900.Cahiers d'Italie et d'Europe".

Da sette anni non ho mai lasciato Mario un giorno solo. E da un anno solamente siamo venuti a Roma. E io non sapevo che esistesse piazza d'Italia; sono certa che lui non è mai stato da queste parti: piazza d'Italia c'è ed è in Trastevere. Come lo sapeva? Divento pazza.

Massimo Bontempelli nasce a Como nel 1878. Poeta, narratore, drammaturgo, saggista  e traduttore, collabora a riviste e giornali (il Corriere della Sera, il Tempo, Il Messaggero, l’Unità). Fonda e dirige dal 1926 la rivista  "900", pubblicata in italiano e in francese, dove lancia il Realismo magico. Viene eletto Accademico d’Italia, ma all’indomani dell’approvazione delle leggi razziali prende le distanze dal fascismo. Rifiuta la cattedra di Letteratura italiana all'Università di Firenze tolta a Momigliano perché ebreo. Nel 1938  viene sospeso da ogni attività di pubblicista e scrittore e dalla carica di Accademico e costretto a lasciare Roma. Compagno della scrittrice Paola Masino, amico fraterno di  Pirandello, con cui lavora per il Teatro d'Arte, è in stretto rapporto con i musicisti e i grandi  artisti del Novecento, da Carrà a Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, ad Arturo Martini. Si distingue come curatore editoriale e animatore culturale. Nel 1953 vince il premio Strega. Muore a Roma nel 1960. Tra le sue opere di maggior successo, oltre a Il figlio di due madri, Gente nel tempo, e Vita e morte di Adria e dei suoi figli, tutte in corso di pubblicazione presso Utopia.

Marinella Mascia Galateria, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Sapienza, si è occupata di romanzo del primo Novecento, da Svevo a Borgese, a Palazzeschi a Bontempelli (Tattica della sorpresa e romanzo comico di Bontempelli, Bulzoni; Racconti allo specchio, Saggi bontempelliani, Bulzoni) al primo Moravia (Gli indifferenti, Mursia). Di Bontempelli ha curato: La vita intensa, La vita operosa, Mondadori, Vita e morte di Adria e dei suoi figli, SE; Gente nel tempo e Il figlio di due madri, Utopia. Ha curato con Francesca Bernardini il volume Paola Masino, Fondazione Mondadori, e la mostra Paola Masino, Roma, Casa delle Letterature, 2001; Parigi, Hotel de Galliffet 2002. Ha pubblicato, con sua introduzione e cura, Paola Masino, Album di vestiti, elliot. Anniversario, elliot. Periferia, Oèdipus. Racconto grosso e altri, Rina. La massaia Naissance et mort de la fée du foyer, Parigi, La Martinière. Nacimiento y muerte del ama de casa, Madrid, Alianza. Ha curato il catalogo Pittori del Novecento e carte da gioco. La Collezione di Paola Masino, Roma, Palombi e la mostra a Palazzo Braschi, Roma 2016-2017 e a Palazzo Bufalini, Spoleto 2018.Tra i fondatori dell’Archivio del Novecento, Sapienza, Università di Roma, ha curato numerosi carteggi, tra cui Alvaro Bontempelli Frank, Lettere a “900”, Bulzoni.