Claudio Giovanardi, A sud dell'inferno

Enigma in quattro quadri

Una famiglia romana squassata dal tradimento della moglie, che convinta dal suo sinistro amante, fa incarcerare il marito con l’accusa di aver molestato la figlia undicenne. Il marito che durante la pena conquista la fiducia di tre compagni di detenzione e una volta fuori investe i soldi di tutti loro; la moglie, riconquistata e perdonata, che di nuovo infligge un colpo al marito, portandogli via ogni cosa; lui che si uccide; i due figli che diventano criminali per ridare i soldi ai tre malavitosi, comparsi al funerale del padre. In A sud dell’inferno, Enigma in quattro quadri (La lepre edizioni), Claudio Giovanardi racconta una storia beffarda e crudele in cui nessuno è innocente e scivolare nell'illegalità è più facile che restare onesti. Lo fa partendo dalla fine, dai figli che pagano sulla loro pelle il conto per i loro genitori, per poi risalire alle cause, ogni volta stupendo il lettore con la potenza di una lunga ironica che stempera la drammaticità del racconto.

Luigi e Maria se ne stavano piccoli, là in mezzo alla via, le manette, gli insulti, tentazioni di gesti finali. Le macchine urlavano sempre più piano, la notte per poco riprese il suo gioco: vegliare, origliare i segreti di tutti, disegnare le rotte dei nuovi immancabili ammanchi. Luigi e Maria. Silenzio. Buio. E così sia.


Claudio Giovanardi è nato e vive a Roma. Insegna Storia della lingua italiana e Linguistica italiana all’Università Roma Tre. Oltre a numerosi volumi scientifici e divulgativi, ha pubblicato il romanzo Mamma ricordi (Manni 2013, finalista al premio Pisa) e la raccolta di racconti Tutto così regolare tutto così prevedibile (Manni 2015).