Guadalupe Nettel, La figlia unica
L'accudimento e le sue forme
Si parla molto di maternità nel romanzo La figlia unica di Guadalupe Nettel (tradotto da Federica Niola per La nuova frontiera). Laura, studentessa di lettere giramondo, non è interessata a fare questa esperienza e così la maggior parte delle sue amiche. Quando Alina, a cui Laura è molto legata, le confida i suoi tentativi per restare incinta, la protagonista si sente quasi offesa. La gravidanza di Alina viene sconvolta dalla notizia che la figlia che aspetta ha il cervello ridotto rispetto alla media e che non sopravviverà al parto. Alina deve prepararsi a dire addio alla figlia dopo la nascita, ma questa sovverte ogni previsione e dimostra una gran voglia di vivere. Nel frattempo Laura si affeziona al figlio della vicina, Nicolas, che inizialmente detestava perché molto rumoroso, e segue con trepidazioni le vicende di una coppia di piccioni che fanno il nido sul suo balcone. Un libro che scardina i luoghi comuni sui rapporti familiari, che parla di amore e accudimento e di svolte inaspettate nella vita delle persone. Abbiamo incontrato l'autrice a PLPL; la traduzione consecutiva è di Cecilia Raneri.
Guadalupe Nettel è nata a Città del Messico nel 1973. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il premio franco-messicano Antonin Artaud (2008), il premio tedesco Anna Seghers (2009), il Premio de narrativa breve Ribera del Duero (2013) per la raccolta di racconti Bestiario sentimentale, il Premio Herralde de Novela (2014) e il Premio Cálamo per La figlia unica (2020). Con La Nuova Frontiera ha pubblicato Bestiario sentimentale, Petali e La figlia unica.
Molte femmine di diverse specie si fanno carico dei piccoli delle altre. I delfini, per esempio, hanno varie madrine che assistono la madre al momento del parto e la aiutano ad accudire il suo cucciolo. Succede anche negli uccelli. Alcuni depongono le uova in nidi altrui, dove la femmina di una specie diversa ha già deposto le proprie, perché siano quegli uccelli a occuparsi dei loro pulcini. A volte sono così astuti da buttare giù le uova presenti, per assicurarsi che i propri piccoli siano ben accuditi.
Guadalupe Nettel è nata a Città del Messico nel 1973. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il premio franco-messicano Antonin Artaud (2008), il premio tedesco Anna Seghers (2009), il Premio de narrativa breve Ribera del Duero (2013) per la raccolta di racconti Bestiario sentimentale, il Premio Herralde de Novela (2014) e il Premio Cálamo per La figlia unica (2020). Con La Nuova Frontiera ha pubblicato Bestiario sentimentale, Petali e La figlia unica.