John Cheever con Leonardo G. Luccone

Classici contemporanei raccontati dai loro traduttori

Vincitore del National Book Award per la narrativa (la prima volta nel 1958 con il romanzo Cronache della famiglia Wapshot), e del Premio Pulitzer per la narrativa con la raccolta I racconti (1979), John Cheever nasce a Quincy il 27 maggio 1912. Il padre ha un negozio di scarpe e beve troppo; per guadagnare qualcosa la madre apre un negozio di regali. Da ragazzo John viene espulso da scuola. A ventidue anni vende il suo primo racconto al New Yorker, dando il via a una duratura collaborazione. Nel 1941 sposa Maria Winternitz, figlia del preside della facoltà di medicina alla Università di Yale. Nel 1942 si arruola nell’esercito e l’anno dopo pubblica la sua prima raccolta di racconti (The Way Some People Live). Nel 1943 nasce la figlia Susan, nel 1948 il figlio Benjamin e nel 1957, in Italia, il figlio Federico. Nel 1953 esce la sua seconda raccolta, Una radio straordinaria, nel 1956 il romanzo Cronache della famiglia Wapshot. Con i diritti cinematografici di questo parte con la famiglia per l’Italia. Nel 1964 escono Lo scandalo Wapshot e Il nuotatore (dal quale viene tratto il film di Frank Perry Un uomo a nudo con Burt Lancaster, in cui Cheever appare per un attimo durante una festa in piscina). Quell’anno il Time gli dedica la copertina, rendendolo famoso in tutto il paese; viene definito "l'Ovidio di Ossining", dalla città nello stato di New York in cui vive. In questo periodo cominciano i suoi problemi di alcolismo. Nel 1969 esce Bullet Park. Ha una relazione extra-coniugale con l'attrice Hope Lange e accetta l'insegnamento presso l'Iowa Writers' Workshop (tra i suoi studenti T.C. Boyle, Allan Gurganus e Ron Hansen), poi si trasferisce a Boston. Nel 1977 riesce a smettere di bere. Esce Falconer (1977), che è un grande successo, poi vengono raccolti i racconti ed esce ancora Sembrava il paradiso (1982). Il 18 giugno 1982 muore a causa di un tumore. La figlia Susan scrive su di lui Home Before Dark. A Personal Memoir of John Cheever by His Daughter (1984). Al ritratto di John Cheever fatto per noi da Leonardo G. Luccone che ha tradotto tutti i suoi racconti, si accompagna la testimonianza di Susan Cheever, che al momento sta lavorando a un saggio sui racconti del padre.
   

Bisogna leggere John Cheever perché è il grande maestro dei racconti, è l'acrobata dello spazio interiore, soprattutto della sua interiorità, un'interiorità di periferia, un uomo che ha vissuto sempre ai margini, ma ha conosciuto anche il luccicore della grande città. È un uomo che ha riflettuto in maniera seria sulle propria identità, assecondando le proprie pulsioni sessuali, ma vivendole allo stesso tempo come una grande colpa, figlio del puritanesimo che il padre gli aveva inculcato. Uno scrittore che ha vissuto in Italia e l'Italia l'ha raccontata, più che altro punteggiando i suoi racconti della nostra bella lingua quasi a far rintoccare il suono delle nostre parole in modo che illuminasse la sua prosa.


Leonardo G. Luccone è nato nel 1973 e vive a Roma. Scrittore, talent scout, editor, ha tradotto e curato volumi di scrittori angloamericani come John Cheever e F. Scott Fitzgerald. Ha diretto la narrativa delle edizioni Nutrimenti e la casa editrice 66thand2nd. Nel 2005 ha fondato lo studio editoriale e agenzia letteraria Oblique. Scrive su la Repubblica e Rivista Studio.
Il suo saggio Questione di virgole – Punteggiare rapido e accorto (Laterza, 2018) ha vinto il premio Giancarlo Dosi per la divulgazione scientifica. Nel 2019 è uscito il suo primo romanzo, La casa mangia le parole (Ponte alle Grazie).

Susan Cheever è nata il 31 luglio 1943, figlia di John e Mary Cheever. Tra i suoi libri: Drinking in America: Our Secret History; My Name is Bill - Bill Wilson: His Life and the Creation of Alcoholics Anonymous; Home Before Dark, un memoir su suo padre; cinque romanzi; la biografia E.E. Cummings: A Life; American Bloomsbury: Louisa May Alcott, Ralph Waldo Emerson, Margaret Fuller, Nathaniel Hawthorne, and Henry David Thoreau: Their Lives, Their Loves, Their Work (2006). Desire: Where Sex Meets Addiction (2008). È stata a Guggenheim Fellow nel 1983. Insegna al Bennington College M.F.A. program and alla The New School.

Si ringrazia il Centro Studi Americani di Roma, che ha ospitato le riprese di questa puntata.