Giulia Baldelli, L'estate che resta

Tra due ragazze

Ha dieci anni Giulia, l’io narrante di L’estate che resta, il romanzo di Giulia Baldelli, pubblicato da Guanda, quando conosce Cristi, che ne ha sette, ed è magra e derelitta perché sua madre Lilli non ha voglia di occuparsi di lei. È estate, Cristi è ospite della nonna nel paese natale della madre e a Giulia viene chiesto di passare con lei le mattine. Nel corso di quattro estati il rapporto tra le due ragazze diventa sempre più stretto, ma tra loro s’insinua la figura di Mattia, che viene da Genova, è biondo come Cristi e le sta sempre intorno. Mentre Giulia deve fronteggiare la crisi domestica dovuta alla perdita di lavoro del padre, Cristi e Mattia diventano inseparabili e l'intensità del bacio scambiato tra le due ragazze resta solo un ricordo. Persa di vista Cristi, Giulia va a studiare giurisprudenza a Bologna, trova una coinquilina, si fa strada nell’ambiente giuridico. Ma l'evanescente Cristi, la cui madre si è finalmente sposata con l’uomo ricco che sognava da sempre, viene anche lei a Bologna a fare l’università. Giulia scopre di non aver mai smesso di amarla, ma di nuovo Mattia ricompare sulla scena. Il racconto abbraccia anche la lotta politica: Mattia e Cristi militano nell’anarchia e questo è un modo per la ragazza di convogliare la rabbia che sente dentro. La parte finale del libro vede i protagonisti adulti tornare nel paese dove tutto è cominciato: questa volta però gli equilibri sono del tutto cambiati. Una storia d’amore e di amicizia che ricorda L’amica geniale di Elena Ferrante e che riserva molti colpi di scena.

Ripenso ai cani e ai gatti selvatici della radura, che scelgono di non fare ritorno. A chi si dispera aspettandoli invano. Guardo l’erba rasata sotto i piedi. Sono nel giardino della mia casa d’infanzia, un uomo mi ha appena confessato quanto si può essere deboli nell’amare chi per natura non ti appartiene. Poi c’è River che è di nuovo qui e una bambina mi sta dicendo che non ha mai smesso di cercare la via di casa. Tutto questo è adatto a me. Magari è ordinario ma è come me. Non imparerò mai a dondolarmi sui fichi, non correrò nelle strade con lo zaino pieno di esplosivo, non farò mai giuramenti d’amore nelle acque torbide di una pozza.


Giulia Baldelli è nata a Fano nel 1979. Dal 1998 si è trasferita a Bologna, dove si è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Scrive e vive a Bologna, insieme al marito e ai tre figli.