Roberto Carnero, Pasolini, Morire per le idee

In Pasolini, Morire per le idee (Bompiani), Roberto Carnero affronta la vita e l’opera di Pier Paolo Pasolini partendo dal presupposto che non ci sarebbe la seconda senza la prima, che come in pochi altri scrittori esiste un nesso inscindibile tra quello che Pasolini ha vissuto e quello che ha scritto. Poeta, narratore, regista, polemista, Pasolini è soprattutto un irriducibile sperimentatore di stili: ogni suo lavoro è collegato ai precedenti e porta in sé in nuce quelli futuri. Inattuale rispetto ai suoi tempi, Pasolini denuncia mali che si affermano e dilagano dopo la sua morte; scomodo, sempre controcorrente è inviso alla destra, ma non è amato dalla sinistra. Carnero affronta tra gli altri anche il nodo della sua morte e dei misteri che ad essa sono legati: la morte del suo assassino, Pelosi, avvenuta nel 2017 ha reso praticamente impossibile svelarli. Ma Pasolini vive ancora attraverso la sua poesia, i suoi romanzi, i suoi film, i suoi articoli, molto popolari presso le giovani generazioni e leggerlo aiuta a orientarsi nel nostro travagliato presente.
 

L’opera pasoliniana è un insieme dinamico, in cui i rapporti tra i testi di diverso genere sono in grado di produrre sempre nuovi percorsi di lettura. Essa è, cioè, un’opera mobile; definisce il ritratto di un autore in movimento, incapace di fermarsi, di definirsi e di fissarsi in un’immagine statica, sempre uguale a se stessa.

Roberto Carnero insegna Letteratura italiana all’Università di Bologna, presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (Campus di Forlì). Critico letterario ed editorialista per varie testate, tra cui Avvenire, Il Piccolo e Famiglia Cristianaì, per Bompiani è autore dei saggi Pasolini. Morire per le idee, Il bel viaggio. Insegnare letteratura alla Generazione Z e Lo scrittore giovane. Pier Vittorio Tondelli e la nuova narrativa italiana. Presso Giunti TVP - Treccani ha pubblicato con Giuseppe Iannaccone una storia e antologia della letteratura italiana per le scuole superiori, la cui nuova editio maior si intitola Il magnifico viaggio.