Fabio Bacà, Nova

Il dilemma della violenza

Davide Ricci è un neurochirurgo di Lucca, sposato con la logopedista vegana Barbara; i due hanno un figlio sedicenne, Tommaso, un bravo ragazzo con la passione per gli astri, due gatti e un cane. Il cruccio principale del protagonista è Massimo Lenci, il vicino di casa, che ha aperto nel seminterrato accanto a loro un locale rumoroso. In Nova, pubblicato da Adelphi, Fabio Bacà affronta il tema della violenza partendo dalla vigliaccheria di Davide, abituato a evitare ogni scontro finché non si lega con Diego, che in un ristorante difende Barbara da una volgare aggressione. Dall’ex spacciatore di droga divenuto monaco zen, Davide viene esortato a darsi alle arti marziali. Quando entra in scena Giovanni, figlio di Lenci, che fa amicizia con Tommaso, il fragile equilibro della famiglia Ricci finisce per esplodere. Bacà costruisce una commedia nera dagli effetti raggelanti e gira intorno al tema della violenza suscitando  una serie di domande senza cercare alcuna risposta. 
 

Uno degli aspetti più allettanti della violenza è proprio la sua apparente attitudine a eliminare i problemi in maniera rapida e definitiva. Pensa al suicidio. Pensa a tutti quelli che risolvono con l’assassinio di un figlio o del coniuge le loro infermità irreversibili. Pensa all’eutanasia, quel modo subdolo e astutamente eufonico di rimediare a una serie consecutiva di errori con l’errore peggiore di tutti. Quali errori, mi chiedi? Sei un medico: dovresti saperlo. Quelli che conducono progressivamente un individuo sano e vitale a giacere in un letto d’ospedale, circondato da una sussurrante coalizione di dottori e gente amata che valuta tempi e modalità della sua spedizione al Nulla eterno. La verità è che abbiamo dimenticato chi siamo.


Fabio Bacà è nato nel 1972 a San Benedetto del Tronto, e vive a Alba Adriativa. Dopo qualche anno di giornalismo, oggi insegna ginnestiche dolci. Benevolenza cosmica è il suo primo romanzo, seguito da Nova, sempre per Adelphi.