Marco Magini, Gli ospiti

Vivendo a Istanbul

Un italiano trentenne conosce a Londra una ragazza turca: i due, che dividono l’appartamento con altre persone, si ritrovano a mangiare insieme, fanno amicizia, si innamorano. Lei gli trova un lavoro a Istanbul, lui va a fare il colloquio e si trasferisce in Turchia per starle vicino. Gli ospiti di Marco Magini, pubblicato da Solferino, racconta l’approdo in città del protagonista, il suo ambientarsi in una realtà così diversa da quella italiana, la crescita della relazione con Ipek (che lo porta a conoscere sua zia, ma non dai suoi genitori, ostili per principio). Siamo tra il 2011 e il 2013, Ipek è furiosa contro il regime di Erdogan che porta indietro di anni il suo paese e vanifica le conquiste delle donne. Finché a Gezi Park non divampa una rivolta, all’inizio solo perché non venga distrutto un parco pubblico per far spazio a un centro commerciale, poi per affermare il diritto alla libertà di manifestare, e niente è più come prima anche per la coppia raccontata nel romanzo. Quello che è accaduto in Turchia, può accadere anche da noi, sembra dirci Magini, se facciamo finta che la negazione dei diritti non ci riguarda, se voltiamo la testa dall’altra parte.

Ci si abitua a tutto, perfino alla quotidianità della violenza. La si sopporta come un fatto della vita, come il caldo di agosto e la neve a dicembre. E con lei si accetta la corruzione, il malcostume, la violenza contro le donne e le decine di giornalisti rinchiusi in prigione. Ogni tanto sale dentro la rabbia, ma col passare del tempo diventa sempre meno frequente, lascia spazio alla rassegnazione, alla rassicurante sicurezza che niente possa cambiare. Ci chiudiamo in noi stessi, nelle nostre piccole vite con le loro piccole soddisfazioni: lavoro, figli, una casa di proprietà… mentre il Paese va in malora ci raccontiamo che non possiamo farci niente, tramandando così questa maledizione alla generazione successiva.


Marco Magini è nato ad Arezzo nel 1985, vive a Londra dove dirige una società che si occupa di sostenibilità. È tra i fondatori del Fill, Festival of Italian Literature in London, ed è uno degli autori del podcast The Fifth Siren. Il suo romanzo d’esordio, Come fossi solo, ha ricevuto la menzione d’onore al Premio Calvino nel 2013 ed è stato finalista al Premio Strega 2014.