Angela Bubba, Elsa

Elsa Morante vista da vicino

In Elsa, pubblicato da Ponte alle Grazie, Angela Bubba racconta la vita di Elsa Morante in forma di romanzo, aprendo ogni capitolo con brevi monologhi in cui dà spazio a riflessioni dell’autrice su sé stessa e sugli altri. Nata a Roma a Testaccio in in una famiglia complicata, Elsa con il suo precoce talento letterario è l’orgoglio di sua madre, che fa l’insegnante elementare, ma lei appena può si allontana dalla casa d’origine e vi torna di rado. Presentata ad Alberto Moravia da un amico, lo sposa, e il loro rapporto è da subito parecchio burrascoso; a un certo punto si interrompe, ma l’affetto rimane fino alla fine e non divorziano mai. Al centro dell’infelicità di Elsa, Angela Bubba mette il nodo del figlio non nato e la fa dialogare con un Arturo che è una creatura della sua fantasia. Amici, amanti (da Pasolini a Visconti a Murray) hanno un posto molto importante nella vita della scrittrice che finisce quasi sempre per ritrarsi delusa dai rapporti più stretti. Un ritratto ravvicinato e appassionato.   

Vivere, dunque? O scrivere? Non chiedetemi di scegliere. So solo che la vita pare inaccettabile, mentre la scrittura è una tragedia di gran lunga più felice. Forse mi sbaglio, sarà colpa della mia mente classica, meno capricciosa delle personalità moderne e più ossessiva, dura, risoluta. In una parola implacabile.


Angela Bubba è nata nel 1989 a Catanzaro. Col suo primo romanzo, La casa (Elliot, 2009), è entrata nella rosa di dodici del Premio Strega. La sua prima opera saggistica, Elsa Morante madre e fanciullo (Carabba,2016), ha vinto il Premio Morante per la critica. Per Bompiani ha pubblicato MaliNati (2012), Via degli Angeli (con Giorgio Ghiotti, 2016) e Preghiera d’acciaio (2017). Suoi scritti sono apparsi su Nazione Indiana e Nuovi Argomenti. Vive a Roma, dove si occupa anche di ricerca nel campo dell’italianistica.