Antonio Franchini, Leggere possedere vendere bruciare

Vincitore del Premio De Sanctis

Antonio Franchini, con il suo Leggere possedere vendere bruciare (Marsilio), ha vinto per la sezione narrativa la XII edizione del Premio De Sanctis Letteratura. Organizzato annualmente in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con targa del Presidente della Repubblica, il Premio è rivolto alle eccellenze della letteratura italiana. 

La prima edizione si è svolta il 6 ottobre 2009 individuando, fin dalla sua istituzione, testi capaci di innovare profondamente nella tecnica e nei contenuti il genere saggistico; dal 2021 si è aperto anche alla letteratura in genere (saggistica, narrativa, poesia, editoria). La Giuria del Premio De Sanctis Letteratura è composta da Giorgio Ficara (Presidente), Nadia Fusini, Raffaele Manica, Giacomo Marramao, Massimo Onofri, Raffaello Palumbo Mosca e Elisabetta Rasy. Tra i vincitori delle ultime edizioni: Massimo Cacciari, Giulio Ferroni, Stefano Agosti, Gian Luigi Beccaria, Pietro Citati, Enzo Golino, Silvio Perrella, Carlo Ossola, Ermanno Rea, Giorgio Napolitano, Carlo Cottarelli, Gustavo Zagrebelsky, Carlo Ginzburg, Liliana Segre.
 
Oltre ad Antonio Franchini vincono la XII edizione del Premio De Sanctis Letteratura:
 
Premio per la saggistica a Alfonso Berardinelli
Un secolo dentro l’altro, il Saggiatore
 
Premio speciale della giuria a Ernesto Ferrero
Album di Famiglia, Einaudi
 
Premio del giornalismo a Francesca Mannocchi
Collaboratrice La Stampa
 
Premio del Presidente della Fondazione De Sanctis alla memoria di Nicola Curzio
Prima che tutto torni buio, scritti di cinema, Laterza
 
Premio per l’editoria a Elisabetta Sgarbi
Editore La Nave di Teseo
 
La cerimonia di premiazione del Premio De Sanctis Letteratura si terrà Venerdì 19 maggio alle ore 17,00 nella magnifica sede di Villa Doria Pamphilj a Roma, residenza istituzionale della Presidenza del Consiglio, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. L’incontro sarà condotto da Mariarita Grieco, Vicedirettore del Tg2. L’evento è organizzato con il patrocinio di Rai, in collaborazione con Aci e Terna e con la partecipazione del Gruppo Editoriale Athesis e di Pro Format Comunicazione.


Che cosa vuol dire per un appassionato di libri lavorare nell’editoria, passare le giornate a leggere testi inediti alla ricerca di perle rare in un mare di brutture? Come si passa dal culto giovanile dei libri, dal desiderio di ostentare le proprie imprese di lettore al fastidio per le pile di carta che invadono la casa? Ma poi: i libri si vendono? C’è ancora chi li compra, o ha ragione Procolo Falanga, il venditore partenopeo, convinto che sia vero il contrario, che “’e libri, nun è che nun se vendono mo’. ’E libri non se so’ venduti maie”?  E non sarebbe più sano bruciare i libri, lasciare che il loro senso si depositi in noi senza che sia loro la presenza materiale a farci sentire colti? A queste e altre domande, con l’ironia, l'acutezza e la competenza che gli sono proprie, risponde Antonio Franchini in Leggere possedere vendere bruciare pubblicato da Marsilio. 

L’uomo che lavora in editoria sta letteralmente addosso al testo. Se lavora al fianco di un autore celebre, il rapporto è umano, diretto, spesso informale, talvolta addirittura amicale. L’uomo vede nascere l’opera nella mente dell’autore, la vede evolversi nelle sue varie fasi, stesura dopo stesura, tra incertezze e ripensamenti. Ma a furia di stare troppo vicini alle persone e alle cose, e anche la letteratura non fa eccezione, ciò che è bello finisce con il mostrare delle pecche, e quel che è brutto non appare poi così brutto…

Antonio Franchini è nato a Napoli nel 1958. Ha esordito nel 1992 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi. Per Marsilio ha pubblicato: Quando vi ucciderete, maestro? (1996, 2019), Acqua, sudore, ghiaccio (1998, 2021), L’abusivo (2001, 2020), Cronaca della fine (2003, 2019), Signore delle lacrime (2010, 2020) e Memorie di un venditore di libri (2011). Nel 2020, per NNE, è uscita la raccolta di racconti Il vecchio lottatore. Vive a Milano e lavora nell’editoria.

La fotografia di Antonio Franchini è di Francesco Giusti.