Gabriella Sica, Poesie d'aria

Un diario in versi

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        Una raccolta di poesie all’insegna del bisogno di aria, di spazi aperti in cui respirare, tra urgenza autobiografica e dimensione storica: questa è Poesie d’aria di Gabriella Sica, pubblicata da Internolibri. Da Roma a Milano, dagli incontri reali a quelli immaginari, dalla malattia alla salute ritrovata, la poesia di Sica è nel tempo e insieme fuori dal tempo, perché, come scrive nella nota finale al libro, "le parole della lingua sono ricostituite visivamente per afferrare il memorabile delle cose che passano, scostare il caduco che ci investe."  

        Vivo a Roma da tanto
        chinata sulla vita
        con le parole povere dei poeti e dei morti.

        E mi viene da pensare  
        che mi riconoscano bene
        le colonne le pietre millenarie
        e le ombre le persone della mente
        lo sbieco del sole sui muri
        e i versi scherzosi di passeri e merli
        l'unica la prodigiosa luce di Roma
        e il lontano confuso mormorio dei risorti.  


        Gabriella Sica vive a Roma dall’infanzia. Ha fondato e curato “Prato pagano” (1979-1987) dove hanno esordito alcuni poeti contemporanei. Primo libro in versi è La famosa vita (1986). Seguono Vicolo del Bologna (1992), Poesie bambine (1997), Poesie familiari (2001), Le lacrime delle cose (2009). L’ultimo è Tu io e Montale a cena, Interno Poesia, 2019, che ha ricevuto il Premio Speciale Luciana Notari (2020) e il Premio della giuria San Vito al Tagliamento (2020). Tra gli altri premi: Brutium-Tropea (1987), Camaiore (2002), Garessio-Ricci, Alghero Poesia (2010) e Lerici Pea per l’Opera poetica (2014). In prosa gli ultimi due sono Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson (2010) e Cara Europa che ci guardi. 1915-2015 (2015).

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