Albert Manguel in conversazione con Benjamín Labatut

Premio Gregor von Rezzori 2022

La conversazione tra Alberto Manguel e Benjamin Labatut parte dall’elemento linguistico. Lo scrittore è cresciuto tra due paesi che sono diametralmente opposti tra loro, l’Olanda e il Cile. La sua lingua madre è lo spagnolo ma ha frequentato la scuola inglese in Olanda e si è sempre sentito straniero nella propria lingua. Labatut non ha scritto nulla prima dei 24-25 anni, e la letteratura gli è sempre sembrata qualcosa al di là delle proprie possibilità. 
Benjamin Labatut

Per me le contraddizioni sono fondamentali. Sono una persona contraddittoria, che cerca di fare una letteratura contraddittoria, che sorge dai paradossi.


Benjamin Labatut è nato a Rotterdam nei Paesi Bassi nel 1980. È cresciuto tra L'Aia, Buenos Aires e Lima prima di stabilirsi a Santiago del Cile all'età di 14 anni. La sua opera d'esordio – La Antártica empieza aquí, pubblicata nel 2009 in Messico – lo porta a vincere il Premio Caza de Letras 2009. Nel 2016 esce il suo secondo libro, Después de la luz, in cui l'autore inizia ad affacciarsi sui "buchi neri" e i vuoti conoscitivi provocati dalla saturazione di informazioni. Nella sua ultima opera, Quando abbiamo smesso di capire il mondo, tradotta nel 2021 tradotto  da Lisa Topi per Adelphi Labatut torna a misurarsi con alcuni aspetti fondamentali della conoscenza scientifica. 

Alberto Manguel, narratore, scrittore e traduttore. Allievo di Jorge Luis Borges, ha scritto molti libri dedicati alla lettura. Dal 2015 al 2018 è stato Direttore della Biblioteca nazionale argentina. Nel 2020 si è trasferito a Lisbona, città alla quale ha donato la sua biblioteca di 40.000 volumi per farne un Centro internazionale sulla lettura, di cui è direttore.