Andres Neuman, Una volta l'Argentina

Un paese e una famiglia

Romanzo familiare e storia di un paese convergono in Una volta l’Argentina di Andres Neuman, tradotto da Silvia Sichel per Sur. Nato nel 1977 Andres ha entrambi i genitori musicisti e una selva variegata di parenti. Sulle orme della nonna materna Blanca che amava scrivere i suoi ricordi, Neuman mette insieme i racconti ascoltati da bambino e traccia il profilo di una famiglia fuori dal comune. Momenti tragici come l’arresto degli zii librai, accusati di attività antigovernativa (e rilasciati grazie a una conoscenza, ma non senza che la zia incinta subisca la tortura) si alternano con momenti di grande divertimento. Il trasferimento a Granada in Spagna segna per il giovane un momento di frattura e di rinascita. Un romanzo che è anche un ritorno alle proprio radici. 

In fondo a formare la nostra famiglia non è che una manciata di esseri casuali. Persone che appaiono e scompaiono dal racconto. Comprese alcune che abbiamo incrociato per un solo istante. Avrebbe potuto il gelataio, anche solo sospettare quanto mi sarebbe mancato? Non dimenticherò mai la tua faccia, José Luis Martínez. Ti devo ancora un abbraccio da uomo a uomo.


Andrés Neuman (1977) è nato a Buenos Aires, dove ha trascorso l’infanzia. Figlio di musicisti argentini, è cresciuto a Granada, dove è stato professore di letteratura latinoamericana. È autore di romanzi: Frammenti della notte, La vida en las ventanas, Una volta l’Argentina, Il viaggiatore del secolo e Parlare da soli; raccolte di racconti: El que espera, El último minuto, Alumbramiento y Hacerse el muerto; poesie: Métodos de la noche, El jugador de billar, El tobogán, La canción del antílope, Mística abajo, No sé por qué y Patio de locos; aforismi: El equilibrista, Barbarismos y Caso de duda; e di un libro di viaggio sull’America Latina: Cómo viajar sin ver. Le sue poesie sono raccolte nel volume Década. Il suo blog Microrréplicas è stato selezionato tra i migliori blog letterari da El Cultural. 

Si ringrazia Violetta Colonelli per la traduzione consecutiva.