Benedetta Centovalli, Omaggio a Maria Corti

Viaggiatori del cielo

A vent'anni dalla sua scomparsa la casa editrice Mattioli 1885 pubblica Viaggiatori del cielo, un ricordo e un omaggio a Maria Corti, a cura di Benedetta Centovalli, con i contributi di Angelo Stella, Salvatore Silvano Nigro, Francesco Permunian, Anna Modena, Paolo Di Stefano, Fabio Pusterla, Giuseppe Lupo, Paola Capriolo, Mario Andreose, Anna Grazia D’Oria, Giovanna Frene, Laura Pariani, Paolo Mauri, Gian Luigi Beccaria, Antonio Moresco, Francesca Caputo. Alle commosse testimonianze di amici e allievi, si accostano quelle di persone che l'hanno conosciuta solo attraverso la sua opera. Centovalli parla di quattro Marie: la filologa, la critica militante, la narratrice e la creatrice del Fondo Manoscritti di Pavia e ci racconta la storia di un inedito di Romano Bilenchi, distrutto dalla sua vedova, che inizialmente l'aveva donato al Fondo. Gian Luigi Beccaria:

Maria, irrequieta e curiosa come tutti i maestri, anticonformista, indipendente e generosa, era attratta da ogni nuovo metodo critico che le permettesse di evadere dal «cilicio disciplinare», dal mondo di quei filologi che a volte a lei parevano «gendarmi della cultura» nel momento in cui scambiano il mezzo e il metodo con il fine.

Maria Corti (1915-2002), filologa e storica della lingua, dantista controcorrente, semiologa, critica e narratrice, protagonista del Novecento italiano, ha avuto tante vite e molte patrie: la Val d’Intelvi, paese d’origine della madre; Milano, dove ha sempre abitato; il Salento, dove il padre ingegnere lavorava, e Pavia, dove ha insegnato per decenni. Negli anni Ottanta, si è inventata a Pavia un Centro per la conservazione di testimonianze autografe di autori italiani moderni e contemporanei, noto come Fondo Manoscritti, che è oggi uno dei maggiori luoghi di studio della memoria letteraria. Della narratrice restano alcuni romanzi: L’ora di tutti, Il ballo dei sapienti, Il canto delle sirene, Cantare nel buio, Ombre dal Fondo, Catasto magico.