Addio a Javier Marías

Una conversazione con Claudio Magris

L'11 settembre a settant'anni è morto lo scrittore spagnolo Javier Marías per le conseguenze di una polmonite. Scrittore, traduttore e giornalista, Marías ha pubblicato sedici romanzi, tra cui capolavori come Un cuore così bianco (1992) e Domani nella battaglia pensa a me (1994). Nel 2022 ha vinto il premio Gregor Von Rezzori con il romanzo Tomás Nevison; in questa occasione ha registrato la conversazione con Claudio Magris che vi proponiamo qui.

Claudio Magris apre la sua lunga conversazione con Javier Marías dichiarando che lo scrittore spagnolo è una delle personalità che hanno più inciso sulla sua vita e che parlando con lui si sente come un duca al cospetto del suo re. Magris è un grande ammiratore di Marías, del suo modo sempre diverso di raccontare le storie, della sua capacità di mostrare il mistero senza spiegarlo, del suo tenersi alla larga dai giudizi morali. 
Javier Marías:

Ci sono tanti scrittori che scrivono con una mappa, che sanno cosa succederà nei loro libri; io scrivo con una bussola. Non è che non sappia dove voglio andare, voglio andare verso il Nord, ma non conosco la strada da percorrere, comincio senza sapere molto di quello che racconterò, non cambio nulla dei miei romanzi, come non possiamo cambiare nulla del nostro passato. Se a pagina venti ho scritto qualcosa che viene contraddetto a pagina duecento, mi attengo a quello che ho scritto, come ci si deve attenere a quello che si è vissuto.

Javier Marías nasce a Madrid nel 1951. Einaudi ha pubblicato Domani nella battaglia pensa a me, Tutte le anime, Un cuore cosí bianco, L'uomo sentimentale, Nera schiena del tempo, Malanimo, Quand'ero mortale, Selvaggi e sentimentali, Vite scritte, Traversare l'orizzonte, Interpreti di vite, la trilogia de Il tuo volto domani (Febbre e lancia, Ballo e sogno e Veleno e ombra e addio), Gli innamoramenti, I territori del lupo (suo primo romanzo, pubblicato originariamente nel 1971), Il secolo (pubblicato originariamente in Spagna nel 1983 e uscito per la prima volta in traduzione italiana nel 2013), Mentre le donne dormono, Così ha inizio il male, Berta Isla (Libro dell'anno per la Lettura del Corriere della Sera e El País), Tutti i racconti e Tomás Nevinson (premio Gregor Von Rezzori 2022).

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Docente universitario, collabora al Corriere della Sera. Tra i suoi libri: Dietro le parole (1978), Itaca e oltre (1982), Illazioni su una sciabola (1984), Danubio (1986), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997, Premio Strega), Utopia e disincanto (1999), Alla cieca (2004), La storia non è finita (2006), Lei dunque capirà (2006), Alfabeti (2008), Livelli di guardia (2011) e Ti devo tanto di ciò che sono. Lettere con Biagio Marin (2014). Nel 2015, con romanzo Non luogo a procedere, è stato premiato da a Lettura come miglior libro e miglior autore dell’anno. Nel 2019 è uscito Tempo curvo a Krems.