Edmund White in conversazione con Robin Robertson

Premio Gregor von Rezzori

Edmund White sostiene di non aver mai letto un libro così bello in ogni singolo elemento come Un nodo alla gola di Robin Robertson (tradotto in italiano per Guanda da Matteo Campagnoli). Tre sono i temi trattati da questo romanzo in prosa: la Nuova Scozia dell’infanzia idilliaca del personaggio, Walker; il periodo buio dello sbarco in Normandia; l’arrivo a Los Angeles e San Francisco. Robertson racconta di avere avuto l’idea di questo romanzo dopo aver scritto cinque libri di poesie e aver tradotto molto. Lui stesso ha sperimentato il passaggio dalla Scozia rurale alla città di Londra e provato spaesamento ed eccitazione. 
Robin Robertson:

Spero che il mio libro riesca ad avere l’effetto di un poema narrativo e di un romanzo strano ed eccentrico.



Robin Robertson è nato in Scozia nel 1955 e vive a Londra. Membro della Royal ­Society of Literature, ha pubblicato libri di poesie che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti: Slow Air (2002) Esitazione (Swithering, 2006) The Wrecking Light (2010) Hill of Doors (2013) Sailing the Forest (2014). Un nodo alla gola (The Long Take, 2018), Parma, Guanda, 2022 traduzione di Matteo Campagnoli, è stato finalista al Man Booker Prize.

Edmund White (Cincinnati 1940) è autore di romanzi, volumi di memorie, saggi di critica letteraria. Vive da decenni tra gli Stati Uniti e l'Europa (con lunghi soggiorni in Francia e in Italia). è membro dell'American Academy of Arts and Letters e insegna scrittura creativa alla Princeton University. Tra i suoi libri: Un giovane americano, E la bella stanza è vuota, La sinfonia dell'addio, L'uomo sposato, Scorticato vivo, My Lives, Hotel de Dream and Caos. White è inoltre auotre di altre due biografie letterarie: una di Jean Genet, per la quale ha ricevuto il prestigioso Book Critics Circle Award (Ladro di stile, il Saggiatore), e una di Marcel Proust.