Gianmarco Parodi, Non tutti gli alberi

Il padre perduto

Scandito in stagioni, Non tutti gli alberi di Gianmarco Parodi (Piemme) racconta di Alice, una ragazzina di dieci anni che ha un legame fortissimo con il padre. Lui per mestiere taglia gli alberi, vivono a San Bartolomeo vicino Sanremo. Quando il padre trova un lavoro in Francia, Alice sente i genitori litigare e tempo dopo arriva la terribile notizia che lui ha avuto un incidente sul lavoro ed è morto. Alice diventa intrattabile e a salvarla è il legame che stabilisce con Pino, un ragazzo che frequenta con lei la prima media e che è stato adottato da una donna gentile che chiama nonna, dopo aver vissuto in una casa famiglia e aver avuto una brutta esperienza con dei genitori affidatari. Entrambi feriti dalla vita, i due fanno amicizia e quando Alice decide di andare in Francia a scoprire cosa è successo al padre, Pino parte insieme a lei. A Ventimiglia troveranno una folla di migranti in attesa di passare la frontiera e arrivati ad Abrigue finalmente Alice riuscirà a far pace con il proprio passato. Un libro sul lutto, sull’amicizia, sull’adolescenza, sulla famiglia, in cui un ruolo di primo piano ha la natura.
 

Non tutti gli alberi sono solo alberi


Gianmarco Parodi, nato a Sanremo, viene da studi agrari. Ha scritto alcuni romanzi di genere fantastico. Ogni sua narrazione è radicata nella terra da cui proviene, l'estremo ponente ligure. Insegna tecniche della narrazione per Scuola Holden, dove si è diplomato. Conduce trekking letterari, passeggiate narrative e laboratori di scrittura online.Ha vinto alcuni premi nazionali di poesia e ha fondato il collettivo poetico Vivaio del Verso. Con Non tutti gli alberi, nel 2021, è arrivato finalista al Premio Italo Calvino.