Giorgio Fontana, Il mago di Riga

Uno scacchista eccentrico e geniale

Ne Il Mago di Riga, pubblicato da Sellerio, Giorgio Fontana mette in scena Michail Misa Tal’, detto Miša, o il mago di Riga (1936-1992), il più giovane campione di scacchi della storia (e il più giovane ex campione, perché il suo avversario Botvinnik, il patriarca della scuola sovietica, gli chiede la rivincita e lo batte). La narrazione parte dall’ultima partita di torneo disputata da Miša il 5 maggio 1992. Ha soli cinquantacinque anni ma è già moribondo: dai vent’anni è afflitto da parecchi mali e in più beve e fuma a dismisura. Fontana racconta gli eccessi del suo protagonista: gli azzardi scacchistici, l’amore per le donne, la capacità di ipnotizzare chi gli sta davanti, ma anche la sua gentilezza e il suo  sofferto attaccamento nei confronti del proprio paese.
 

La storia degli scacchi era una grotta di volti sopravvissuti alle disgrazie, alla solitudine, al buon senso e alle necessità del quotidiano per restare aggrappati lì, a un tavolo da gioco, intenti a sopraffarsi l’un l’altro: la concentrazione furiosa e quasi assassina di Fischer; gli aristocratici lineamenti di Keres; l’accigliato Botvinnik con le braccia conserte sul tavolo, il mento ben rasato a sfiorare la corona del suo re.


Giorgio Fontana è nato a Saronno nel 1981 e vive a Milano. Con Sellerio ha pubblicato Per legge superiore (2011, 2022), Morte di un uomo felice (2014, Premio Campiello), Un solo paradiso (2016), Prima di noi (2020, Premio Mondello, Premio Salgari, Premio Bagutta e Premio Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti), Il Mago di Riga (2022).