Pier Luigi Razzano, La grande Zelda

I talenti della moglie di Fitzgerald

Chiusa in una clinica svizzera, nel 1930 Zelda Sayre ripercorre la propria storia. Il romanzo di Pier Luigi Razzano, La grande Zelda, pubblicato da Marsilio, dà voce alla moglie di Francis Scott Fitzgerald, fornisce la sua versione dei fatti. Passato il momento in cui, secondo Dorothy Parker, tutte volevano essere Zelda, bruciati i suoi innumerevoli talenti (per la danza, la scrittura, il canto, la pittura), Zelda entra in una fase di sofferenza acuta: con Fitzgerald provano a trasferirsi in Europa ma l'impatto con l'Italia è devastante: arrivano nella Roma fascista nel 1924 e ci si trovano male; a Capri va ancora peggio. Un libro pieno di passione che ricostruisce con ampiezza di dettagli un personaggio e la sua epoca, quella passata alla storia come dei belli e dannati.

Abbiamo bisogno della gioia che avanza come uno sciame. La voglio portata da un cameriere su un vassoio, dalle parole di un ospite che arriva in piena notte e fa ricominciare la festa, spingendoci a scendere di corsa nel salone buio per ballare in vestaglia. Qualsiasi stanchezza mi irrita, e non l'accetto. Cerchiamo gli altri, è sempre più raro ritrovarci da soli. E gli altri hanno bisogno di noi, siamo privi di senso senza di noi. Ora voglio stare con te, prolungare questo istante; troviamo una quercia con rami robusti e arrampichiamoci per vedere lontano.


Pier Luigi Razzano (Firenze, 1976) vive a Napoli e scrive per la Repubblica. È tra i fondatori della festa del libro Un’Altra Galassia. Tra i suoi libri ricordiamo AmericaNa e Così lontana così vicina.