Simona Vinci, L'altra casa

Nella villa di Giuseppina Pasqua

A trentanove anni Maura Veronesi è una donna in crisi: la sua passione e ragione di vita è il canto, ma è stata operata alla tiroide e non sa se potrà riprendere a cantare come soprano. Fred, suo agente e amante, le organizza una permanenza estiva in una villa del Settecento appartenuta a Giuseppina Pasqua, cantante lirica amica di Verdi. Lì potrà prepararsi per il concerto da tenersi a ottobre; a prendersi cura di lei ci sarà Ursula, una pianista di origine russe con un passato tormentato. In L’altra casa (Einaudi) Simona Vinci racconta, passando dallo stile realistico a uno stile fantastico, la permanenza delle due donne nella grande casa che sembra dominata da misteriose presenze. Ognuna delle due protagoniste medita sulle ferite passate e ha avventure oniriche. Quando Fred e Marco, il marito di Ursula, arrivano alla villa, chiamati dal custode, non trovano le loro donne. Nella narrazione di Vinci il passato della casa entra nel presente delle sue inquiline: musica, maternità, dolore, costituiscono una rete dalla quale sembra impossibile uscire.

Siamo stati tutti abitanti di una casa, quante ne abbiamo abbandonate, tradite, pensò Maura passando in rassegna i suoi indirizzi, le strade, le facciate, gli interni, e non lo sappiamo che le case ci conservano nella loro memoria e non vogliono lasciarci andare. Prima o poi ci riprendono, pensò ancora, ci costringono a tornare. Perché io sono qui?

Simona Vinci (Milano, 1970) vive a Budrio. Per Einaudi ha pubblicato Dei bambini non si sa niente (1997, 2009 e 2018), la raccolta di racconti In tutti i sensi come l'amore (1999) e i romanzi Come prima delle madri (2003, 2004 e 2019), Brother and Sister (2004), Stanza 411 (2006 e 2018), Strada Provinciale Tre (2007), La prima verità (2016) Parla, mia paura (2017), In tutti i sensi come l'amore (2018), Rovina (2019) e L'altra casa (2021). Ha scritto il racconto "La più piccola cosa" pubblicato nell'antologia Le ragazze che dovresti conoscere (2004) e ha collaborato alla raccolta Sei fuori posto (2010).