Vincenzo Latronico, Le imperfezioni

Nella bolla

Anna e Tom si mantengono creando pagine web e hanno scelto di vivere a Berlino, sottraendosi alla vita circoscritta e abitudinaria dei loro amici italiani. Fanno gruppo con francesi e polacchi e portoghesi, altri stranieri. Si amano. Vivono una vita reale e una virtuale grazie ai social che ogni tanto vorrebbero abbandonare, ma da cui non riescono a staccarsi perché li mettono in contatto con il mondo. In Le perfezioni (Bompiani) Vincenzo Latronico racconta il presente dal punto di vista di una coppia, osservata alla Perec, a partire dalla casa in cui vive, dagli oggetti di cui si circonda, dall’amore per il cibo all’impegno per i rifugiati, fino al momento in cui si stufa della vita fatta fino ad allora, si sposta fino ad approdare nuovamente in Italia alla ricerca di una rigenerazione  forse impossibile.

A Berlino Anna e Tom vivevano a tutti gli effetti in una bolla, più stretta e insulare di quelle che si stavano creando sui social media. In un certo senso, si erano radicalizzati. Parlavano un inglese malcerto con altri che non l'avevano per prima lingua. Vivevano in un mondo in cui tutti accettavano una riga di coca ma nessuno faceva il medico o il pasticcere o il tassista o il professore delle medie. Transitavano esclusivamente in appartamenti pieni di pianete e caffetterie con un ottimo Wi-Fi.  Alla lunga era inevitabile convincersi che non esistesse nient'altro.


Vincenzo Latronico (Roma, 1984) ha pubblicato con Bompiani i romanzi Ginnastica e rivoluzione (2008, vincitore del Premio Giuseppe Berto Opera Prima), La cospirazione delle colombe (2011, vincitore del Premio Bergamo e del Premio Napoli) e La mentalità dell’alveare (2013). Con Armin Linke è autore del saggio Narciso nelle colonie (Quodlibet Humboldt, 2013). Ha tradotto decine di romanzi, concentrandosi soprattutto sulle ritraduzioni di classici, e sta curando per Bompiani una riedizione delle opere di George Orwell. Ha collaborato con il Corriere della Sera, Internazionale, il Post e frieze; insegna alla Scuola Holden di Torino. Vive a Berlino.