Chiara Marchelli, Madre terra

La nuova indagine di Maurizio Nardi

In Madre Terra, La nuova indagine di Maurizio Nardi, pubblicato da NNEditore, Chiara Marchelli torna a Volterra e torna dal suo comandante dei carabinieri, mettendolo questa volta alla prova con il caso di una giovane donna scomparsa e poi ritrovata barbaramente uccisa. La vittima, di origine rom, è Mirela Dragan, sposata con un volterrano molto più vecchio di lei e madre di Yanko, diciottenne pieno di problemi. Spostandosi tra il 2021 in cui Mirela viene ritrovata cadavere e gli anni in cui la protagonista decide di lasciare la Romania con il figlio di otto anni in seguito a una violenza subita, Marchelli ricostruisce un percorso irto di ostacoli: nel piccolo centro la donna e suo figlio sono guardati con sospetto, lei trova come unico lavoro quello di pulitrice per il parroco, lui viene maltrattato da una maestra che si rifiuta di venir incontro alle sue difficoltà linguistiche. A starle accanto c’è sin dall’inizio Mazzino Taddei, pensionato che la ama e vorrebbe far da padre a suo figlio, ma viene rifiutato con disgusto e senza alcun cedimento dal ragazzo. I sospetti di Nardi, sempre molto sofferente quando deve occuparsi di morti violente, si appuntano su Maddalena Ballarini, una bigotta gelosa della relazione tra Mirela e il parroco congolese, e lo stesso parroco che tiene in casa un’inquietante feticcio pieno di lame e sporco di sangue. Ma le cose non sono come sembrano… 

Quando arriva una denuncia, Nardi spera sempre che sia gente che alla lunga ha finito per star male nella sua vita e ha deciso di andarsene. Non è il modo migliore, certo, ma è accettabile: niente donne violate dentro un pozzo, niente bambini soffocati in un cassonetto, niente uomini schiacciati in fondo a un congelatore. Solo persone che si sono stufate e non hanno avuto la forza o l'opportunità di dichiarare le proprie intenzioni. Persone che decidono di svanire, o anche solo fare un viaggio, una scappatella, una bravata, senza rendere conto a nessuno. Lo fanno arrabbiare questi casi, per le madri angosciate che non capiscono più niente, per gli occhi allucinati dei padri, dei figli, dei compagni di una vita, ma almeno ci si muove ancora in superficie, sulla sponda buona del mondo. È quando accade il resto, quando si varca la soglia del male, che si comincia a scendere. E, ha scoperto, il fondo non c'è.

Chiara Marchelli è nata ad Aosta e si è laureata in Lingue Orientali a Venezia. È autrice di romanzi, una raccolta di racconti e un saggio su New York, la città dove vive. Insegna Letteratura Contemporanea,Traduzione e Italiano alla New York University e Scrittura alla Scuola Holden. Con Le notti blu (Giulio Perrone Editore 2017) è entrata nella dozzina finalista del Premio Strega. NNE ha pubblicato anche La memoria della cenere (2019) e Redenzione (2020).