Matteo Nucci, Sono difficili le cose belle

Nonna e nipote

Arianna, dieci anni, non riesce a farsi una ragione della morte dell’amata nonna Mara. È una ragazzina impetuosa, dal pianto facile e dagli entusiasmi incontenibili, e nella nonna trovava un porto sicuro in cui rifugiarsi. Un giorno, mentre sta raggiungendo le amiche al Gianicolo, viene raggiunta da una macchina rossa. Al volante c’è la nonna che la fa salire e la porta a villa Pamphili: le due trascorrono una giornata indimenticabile, piena di chiacchiere e di avventure. In Sono difficili le cose belle, pubblicato da HarperCollins, Matteo Nucci racconta l’incontro tra nonna e nipote, tra la concretezza dei ricordi e l'impalpabilità dei sogni. Mara rievoca episodi della propria giovinezza e di quando Arianna era piccola, mostra di conoscere tutto quello che la ragazzina ha fatto dopo la sua morte, e ragiona con lei della bellezza della vita e della possibilità di superare la morte diventando le persone che si sono amate. In appendice "L’astuccio", in cui Nucci, in Grecia con il padre, esprime in maniera diretta e commovente la nostalgia verso sua madre.

Forse aveva ragione la nonna a dire che i ricordi non finiscono mai. Le veniva una strana emozione e al tempo stesso si chiese come fosse possibile quello che le stava accadendo. Che c’entrava poi il nonno con quella stradina di Villa Pamphili? Ma era Villa Pamphili o si trovava in un mondo parallelo? Lei non la conosceva, quella villa, e poteva anche essere una specie di film, le sembrava tutto un sogno in verità.


Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato con Ponte alle Grazie i romanzi Sono comuni le cose degli amici (2009, finalista al Premio Strega), Il toro non sbaglia mai (2011), È giusto obbedire alla notte (2017, finalista al Premio Strega) e il saggio narrativo L’abisso di Eros (2018). Per Einaudi sono usciti una nuova edizione del Simposio di Platone (2009) e i saggi narrativi Le lacrime degli eroi (2013) e Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno (2020). I suoi racconti sono apparsi in riviste e antologie. Collabora con il Venerdì di Repubblica e l’Espresso.