Sonia Aggio, Magnificat
L'anno dell'alluvione
Incentrato sull’alluvione del Polesine nel 1951, il romanzo di esordio di Sona Aggio, Magnificat, pubblicato da Fazi ha due protagoniste, le cugine Nilde e Norma. Le ragazze sono rimaste orfane dei loro genitori in seguito ai bombardamenti del 1944 sul fiume Po e vivono insieme, legate tra loro come se fossero sorelle. Ma ad apertura di libro, Norma cade dalla bicicletta e quando torna a casa non è più la stessa. Nilde non sa come comportarsi con lei,che è diventata selvatica, aggressiva. Mentre Nilde trova lavoro da sarta presso Gigliola, ed è circondata dalle attenzione dal figlio di lei, Domenico, Norma è sempre più assente, finché nell’alluvione le due cugine si separano per sempre: Nilde viene portata in salvo dal giovane su un camion e Norma resta lì. Nella seconda parte il punto di vista del racconto diventa quello di Norma, incontriamo l’enigmatica Signora del fiume, e scopriamo legende improntate sul sacrificio di giovani donne per placare la furia degli elementi naturali. Un libro che racconta eventi quotidiani ammantandoli di mistero, e che rende con molta efficacia l'atmosfera dei giorni concitati dell'inondazione.
Sonia Aggio è nata a Rovigo nel 1995, è laureata in Storia e lavora come bibliotecaria. I suoi scritti sono stati segnalati più volte dalle giurie di premi importanti come il Premio Calvino e il Premio Campiello Giovani. Tra il 2018 e il 2020 ha collaborato con il lit-blog Il Rifugio dell’Ircocervo e, nel tempo, ha pubblicato diversi racconti su Lahar Magazine, L’Irrequieto, Narrandom e Altri Animali. Magnificat è il suo primo romanzo.Se i contadini stanno evacuando le vacche, vuol dire che hanno paura. Vuol dire che dovrebbe fare lo stesso – andarsene, sì, ma dove? E Norma? Si aggrappa alla sedia. Norma. Mangia una fetta di polenta con la testa che batte. Norma. Riaccende la stufa. Si rimette a letto. Non mi vuoi più bene?, dice tra sé e sé. La voce aspra di Norma le risponde: no.