Louisa May Alcott secondo Daniela Daniele

L'amuleto d'ambra

Si apre con una scena concitata il breve romanzo di Louise May Alcott, L’amuleto d’ombra, pubblicato da Elliot nella traduzione di Daniele Daniele (a cui si deve anche il ritrovamento di quest’opera nella Houghton Library di Harvard). Nella Delhi del 1857, i Sepoy si ribellano agli inglesi e danno loro la caccia; l’ufficiale Duke Gordon prova a fuggire travestito insieme a un ragazzo indù e due donne, ma vengono riconosciuti e assaliti. Gordon si risveglia in un luogo estraneo e conosce l’affascinante fanciulla che  gli ha salvato la vita. Riceve da lei la metà di un amuleto d’ambra, poco prima che gli inglesi riconquistino le loro posizioni. Nella seconda parte del libro, Gordon a Parigi, a teatro con un’amica, assiste all’esibizione di Oda Jex, una misteriosa ballerina in cui gli sembra di riconoscere i tratti dell’amata Almèe. Il romanzo è la rielaborazione fatta dalla stessa Alcott di un suo racconto a sensazione pubblicato nel 1870 con il titolo La bella baiadera. Nella postfazione, Daniela Daniele racconta la storia di questo suo ritrovamento e dà diverse chiavi interpretative di un'opera dimenticata ma dalla sorpredente attualità.  

Una fonte sorgeva e ricadeva nel bel mezzo di un angolo fiorito, e danzando attorno ad essa a piedi scalzi, con le chiome al vento e avvolta in un morbido vestito bianco, c'era una ragazza che sembrava una degna abitante di quel luogo incantato. Gordon poté solo percepire la sua bellezza, poiché la luce era debole e la creatura fluttuava in lungo e in largo come trascinata dal vento. Ma nei movimenti delle braccia chiare, nella brezza dell'aria del crepuscolo e nel biancore dei suoi piccoli piedi c'era una grazia più sottile del fascino, un morbido senso di abbandono più incantevole di ogni forma o colore. C'era qualcosa nell'alternanza di energia e languore di quella danza solitaria che, come fervido vino d'annata, fece fremere i polsi del suo spettatore, lasciandolo estasiato.

Louisa May Alcott nasce a Germantown (Pennsylvania) nel 1832. Il suo nome è legato al successo di Piccole donne (1868-69), ma prima di diventare una scrittrice per adolescenti esplora i generi gotico, thriller, giallo e scrive racconti per adulti. Muore a Boston nel 1888. Da Elliot sono uscite le due raccolte Fiabe floreali e Una Cenerentola moderna, i racconti Il debutto di Debby ed Enigmi e il romanzo Il fantasma dell’abate.

Daniela Daniele insegna lingua e letteratura angloamericane all'Università di Udine. Per Einaudi ha introdotto I quattro libri delle Piccole donne (2006). Per Jo March ha curato l'edizione italiana della biografia di Louisa May Alcott di Martha Saxton (2019); e per Elliot Enigmi (2019), Mutevoli umori (2020), e L'amuleto d'ambra (2022).