Andrea Pomella, Il dio disarmato

Prima della strage

Un romanzo su via Fani, sulla notte che precedette la strage della scorta di Aldo Moro e il suo rapimento: è Il Dio disarmato di Andrea Pomella, uscito da Einaudi. Raccontando nel dettaglio gli eventi del 16 marzo 1978 e le otto ore che li precedono, Pomella dà spazio alla personalità di Aldo Moro, alla sua dedizione alla causa della politica, ma soprattutto al suo desiderio di occuparsi della sua famiglia, della amata moglie Noretta, dei figli e del nipotino.  Da una parte un sessantunenne costretto dal senso del dovere a calarsi in una complicata congiuntura politica (il governo con l’appoggio esterno dei comunisti era una sua creatura), dall’altra cinque giovani brigatisti animati da un’ideologia feroce, e in mezzo gli uomini della scorta, per lo più molto giovani. Un libro che cala il lettore dentro la Storia, e con la forza della letteratura gli fa sentire tutta la sua brutalità.    

Gli spari sono cessati, vede aprirsi la portiera della macchina bianca ferma allo stop. Sente accadere qualcosa dentro di lui, un ripiegamento, un atto di sparizione: tutto ciò che è stato fino a questo momento, l’uomo politico, il marito, il padre, svanisce in una sacca nera del tempo. È solo un corpo vivo, nient’altro. Ma nell’essere vivo c’è qualcosa di malato, una sovversione dell’ordine della realtà. È in trappola su tutti i fronti.


Andrea Pomella è nato a Roma nel 1973. Ha pubblicato per Einaudi L'uomo che trema (2018, Premio Napoli 2019 e Premio Wondy 2020), I colpevoli (2020) e Il dio disarmato (2022). Ha scritto anche Il soldato bianco (Aracne 2008), 10 modi per imparare a essere poveri ma felici (Laurana 2012), La misura del danno (Fernandel 2013) e Anni luce (Add 2018). Scrive su Doppiozero e minima&moralia e insegna scrittura autobiografica alla Scuola del Libro di Roma.