Laura Forti, Una casa in fiamme

La ricerca dell'armonia

Un cancro al seno e le cure che questo comporta sconvolgono la vita di Manuela. La protagonista e io narrante del romanzo di Laura Forti, Una casa in fiamme (Guanda), ha quarantacinque anni, un marito e due figli che ama, ma si sente improvvisamente lontana da loro, isolata nelle sue paure. La morte di un gattino durante una vacanza al mare amplifica queste sensazioni, fino a che la crisi esplode:  Manuela legge il diario della figlia Lea e scopre quanta distanza si è creata tra lei e la ragazzina. Manuela e Sergio portano il peso delle relazioni complesse con le rispettive famiglie d’origine, anche a causa del retaggio delle persecuzioni subite dagli ebrei; sono tanti i nodi che la coppia deve sciogliere per riuscire a ritrovarsi. Una corsa in bicicletta di Manuela e suo figlio Elias rappresenta il momento di svolta per i rapporti familiari: affrontare il rischio di cadere è la condizione per rimettersi in moto. Un romanzo sulle crisi che attraversiamo, sull'energia che serve per superarle e sulla bellezza dei nuovi equilibri che si possono creare.

Ho capito che la gioia non è meno autentica del dolore. Ho capito che se non riesci a provarla e apri la porta solo alla tristezza, è una tua responsabilità, una tua scelta. È come permettere che il palazzo bruci, che il danno prevalga sulla salvezza. Perché non fai niente per spegnere le fiamme, stai soltanto lì immobile a guardare.


Laura Forti, scrittrice e drammaturga, insegna scrittura teatrale e auto­biografica e collabora come giornalista con radio e riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori. Con La Giuntina ha pubblicato L’acrobata e Forse mio padre, romanzo vincitore del Premio Mondello Opera Italiana, Super Mondello e Mondello Giovani 2021.