Margherita Loy, Dio a me ha dato la collina

Tra due donne

In Dio a me ha dato la collina (Atlantide) Margherita Loy racconta l’incontro tra due donne: la protagonista e io narrante, una cinquantenne che è sotto osservazione dei servizi sociali per un reato che scopriremo solo alla fine del libro ed Enza, l’anziana contadina a cui deve fornire assistenza. La prima vive in collina da molto ma non si è mai veramente occupata della terra e di coltivarla, l’altra, nonostante la fragilità data dall’età, è sempre sui campi. Superata l’iniziale diffidenza, tra loro si sviluppa una relazione cementata dallo spazio dei racconti: ognuna delle due si apre all’altra, rievocando la propria storia e riuscendo anche a rivelare quello che si era tenuta dentro per troppo tempo. La terra, la fatica del coltivarla e le soddisfazioni che questo riserva, non sono solo lo sfondo della narrazione ma balzano in primo piano, con il loro valore rigenerante e salvifico. 

Ciò che fino a ieri giudicavo importante è precipitato e quello che era in basso è salito. Ti guardo immergere il biscotto nell'orzo, mentre parliamo. La collina inizia fuori dalla tua finestra; capisco che tu non godi della pace, tu sei pace. Sei tutt'uno con il respiro della terra e dunque come può disarmarti l'ora del tramonto o il pensiero dell'estate o dell'inverno o della morte?



Margherita Loy è nata a Roma nel 1959 e vive nella campagna lucchese. È autrice di vari libri per bambini e dei romanzi Una storia ungherese e La dinastia dei dolori, entrambi pubblicati da Edizioni di Atlantide.