James Joyce secondo Andrea Carloni

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        Scritte a venticinque anni le 36 poesie di James Joyce escono nel 1907. Tornano ora da Castelvecchi nella nuova traduzione in rima di Andrea Carloni e con la postfazione di Enrico Terrinoni. 

        Il mio amore veste un abito leggero
        Fra gli alberi di mele,
        Dove il vento beato ha desiderio
        Di corrervi assieme.

        Là, dove il vento soffiando beato
        Le giovani foglie confonde,
        Il mio amore adagio, sul prato
        La sua ombra distende.

        E dove il cielo è una coppa celeste
        Che copre la terra giuliva,
        Il mio amore leggera, la veste
        Con mano graziosa solleva.

        James Joyce (Dublino, 1882 – Zurigo, 1941). Considerato il padre del modernismo letterario già in vita, a partire dalle sue prime opere, Gente di Dublino (1914) e Ritratto dell’artista da giovane (1916), ricostruisce e reinterpreta lo spazio e il tempo della sua città, Dublino, dandone voce attraverso un’instancabile sperimentazione stilistica, che incontra il suo culmine nell’Ulisse (1922) e in Finnegans Wake (1939).

        Andrea Carloni è nato a Roma nel 1977. Si è trasferito in Veneto da quasi vent’anni, risiede nella provincia di Vicenza e lavora nel settore dei servizi e amministrazione. Ha pubblicato nel 2019 Chi mai in qualche dove, una raccolta di racconti. Conduce il canale Youtube / Spotify “Ritratto di Ulisse”, sul testo di James Joyce.
         

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