Giacomo Sartori, Fisica delle separazioni

In otto movimenti

Che cosa vuol dire lasciarsi dopo aver trascorso insieme vent’anni? In Fisica delle separazioni, In otto movimenti, pubblicato da Exòrma, Giacomo Sartori analizza lo stato d’animo del suo protagonista ora che il rapporto con Mila è finito e ne è cominciato un altro. Il primo degli otto movimenti che vengono affrontati in questo libro è “imparare a dimenticare”: i ricordi brutti tendono a scomparire mentre predominano quelli belli, gli attimi in cui tutto era perfetto, la sensazione di venir accolti a scatola chiusa. Ogni separazione fa venire a galla le altre e la narrazione si sposta da Mila alla prima morosa dei tempi del liceo, quella con cui tutto sembrava bellissimo e poi si è andati in direzioni diverse, e alla morte della madre, da lei fortemente invocata per mettere fine alle proprie sofferenze. Fisica delle separazioni esplora in forma narrativa la natura dei nostri legami, come li viviamo,  come li ricordiamo e come fatichiamo a scioglierli.

Ma ora devo riuscire a dimenticare, dimenticare i piedi tanto carichi di passato doloroso ma anche vivaci e gai, nello stesso tempo anziani e infantili, saggi e sconsideratamente generosi, dimenticare le effimere tregue e quella scorata infelicità che amavo, devo raggiungere l'indifferenza necessaria per fare posto a un altro dono, un vento di acque pure e delicate fioriture, ostinato e fragile, che legittimamente pretende ossigeno e silenzio.


Giacomo Sartori (Trento 1958) è agronomo e vive a Parigi. Ha pubblicato i romanzi Titolo (Il Saggiatore. 1999), Anatomia della battaglia (Sironi. 2005), Sacrificio (Pequod. 2008; Italic. 2013); Cielo nero (Gaffi. 2011); Rogo (CartaCanta. 2015); Sono Dio (NN Editore, 2016). Con Paolo Morelli e Marino Magliani ha pubblicato Animali non addomesticabili (Exòrma, 2019). E sempre nel 2019 ha pubblicato Baco (Exòrma 2019), finalista al “Premio Procida Elsa Morante” (2021).