Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano

Intorno alla gravidanza

Si apre con la descrizione di un intenso dolore fisico Cose che non si raccontano (Einaudi) di Antonella Lattanzi e il corpo è al centro di questo libro che parla di una gravidanza molto desiderata e del suo esito disastroso. Dopo aver deciso di non parlare neppure con gli amici più stretti dei propri tentativi di procreazione assistita, a un certo punto la scrittrice decide di fare dell’esperienza appena passata il centro della sua narrazione. Racconta di sé, della lacerazione tra l’aspirazione alla maternità e la necessità di continuare il suo lavoro di scrittura, della scoperta della gravidanza trigemellare tra sconforto, paura e momenti di esaltazione, del rapporto con il proprio compagno che, pur standole vicino, continua a essere immerso nei suoi impegni di regista, del momento in cui le viene prescritto un raschiamento perché le bambine sono morte e dei postumi di un'operazione fatta male. L’esigenza che Lattanzi sente di chiamare le cose con il loro nome e di guardare in faccia i fatti apre alla dimensione più ampia del libro, che lungi dall’essere un memoriale privato, aiuta il lettore a guardare in faccia il proprio dolore, a riconoscersi in parole così esatte. 

Questo libro è un’immersione. Nel nero più cupo che, mai provato in vita mia, ma anche in un tempo così incredibilmente bello dato tutto quello che mi pendeva sulla testa, così stupidamente bello dato tutto quello che sapevo sarebbe potuto succedere, che fa più male scrivere del bene che del male. Ma è un'immersione pure in un tempo di speranza. Ricordarsi che c'è stato. lo però non so se voglio ricordarmi che c'è stato.


Antonella Lattanzi è nata a Bari nel 1979 e vive a Roma. È scrittrice e sceneggiatrice. Ha pubblicato i romanzi Devozione (Einaudi 2010 e 2023), Prima che tu mi tradisca (Einaudi 2013), Una storia nera (Mondadori 2017) e Questo giorno che incombe (HarperCollins Italia 2021), Cose che non si raccontano (Einaudi 2023). Per il cinema ha scritto, tra le altre, le sceneggiature di Fiore di Claudio Giovannesi, Il campione e Una storia nera (tratto dal suo romanzo omonimo) di Leonardo D'Agostini. Collabora con il Corriere della Sera.