Maria Castellitto, Menodramma

La nostalgia del presente

Duna si è trasferita a Londra da Roma, ha studiato alla Soas, la School of Oriental and African Studies, e ora che ha quasi ventiquattro anni corregge sceneggiature in una casa di produzione. All’inizio di Menodrammma di Maria Castellitto (Marsilio), la protagonista respinge Martin, il suo capo quarantacinquenne che le fa una dichiarazione d’amore. Lei stessa s’imbarca in una breve storia con Clement, un cantante, che presto sparisce. Non è l’amore il fulcro del romanzo, che racconta piuttosto una generazione, cresciuta con il mito della creatività, che oscilla tra il considerare la vita un sogno o un incubo. Intorno a Duna i ricordi dell’amica Veronica, con cui ha condiviso tanto e che ora è sparita, l’amica Gaia, fissata con gli uomini, e l'amico Alexander, ricoverato in un ospedale psichiatrico, eppure più mentalmente sano degli altri. Poi una notte sul ponte da cui Duna fantastica di buttarsi di sotto compare un uomo che la implora di ucciderlo... Castellitto fotografa con grande chiarezza le angosce di un gruppo di ventenni, indecisi su tutto, tranne che sul rifiuto di diventare adulti, dovendosi identificare stabilmente in un ruolo, in una categoria.

Non essere più giovani. Com’è possibile vivere e non essere più giovani? Questa domanda si stagliava come luce nel buio ma non illuminava risposte giuste. Questa domanda si inabissava come un tramonto veloce all’alba lenta dei nostri diciannove anni, e da quel giorno non avrebbe più smesso di torturarmi. Quel giorno scopro un mio dramma: la nostalgia del presente.

Maria Castellitto è nata a Roma nel 1997. Si è laureata in Filosofia alla School of Oriental and African Studies nel 2019. Ha collaborato a diverse testate online con articoli su cultura e politica. Menodramma è il suo primo romanzo.