Franz Kafka secondo Mauro Nervi

L'edizione critica

Quando muore nel 1924 a quarant’anni, Franz Kafka è sconosciuto ai più. Le sue opere vengono pubblicate dall’amico Max Brod, contro la sua volontà. Per anni abbiamo letto i testi di Kafka nell’edizione Brod che nascondeva esitazioni e incompiutezze dell’autore; ora la casa editrice Bompiani presenta in un’edizione critica con testo tedesco a fronte a cura di Mauro Nervi Tutti i romanzi, tutti i racconti e i testi pubblicati in vita di Kafka, con in appendice le numerose varianti testuali. Scrive Nervi nella introduzione al volume che l’opera di Kafka è un insieme unitario, una sorta di macrotesto con caratteristiche ricorrenti. Nel libro troviamo i tre romanzi che Kafka non aveva pubblicato in vita (Il disperso, che finora in italiano era noto con il titolo scelto da Max Brod, America; Il processo e Il castello), più la raccolta di tutti gli scritti pubblicati in vita: alcuni dei racconti più famosi (La condanna, La metamorfosi e Nella colonia penale), le raccolte di racconti, le recensioni e gli articoli, anche brevissimi, pubblicati su riviste. Non manca un apparato di note relativo alle allusioni culturali e storiche presenti nei testi.

Certamente lo studioso che oggi si dispone a interpretare Kafka non può prescindere dai molti modi di lettura che si sono susseguiti in questo secolo che ci separa dalla morte di Kafka, che costituiscono un retroterra necessario per chi intenda, oggi, tentare l’atto interpretativo su Kafka. Al centro di tutto però rimane sempre il testo, affrontato ormai in modo eclettico (ma si potrebbe anche dire: pluralistico), rispettandone la distanza e la complessità.

 
Franz Kafka nasce a Praga il 3 luglio 1883 in una famiglia di commercianti ebrei di lingua tedesca. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1906, lavora dapprima presso la filiale praghese delle Assicurazioni Generali e, dal 1909 fino alla morte, presso l’Istituto di Assicurazioni per gli Infortuni sul Lavoro con sede a Praga. Nello stesso 1909 inizia la redazione dei Diari (che proseguirà fino al 1922) e comincia a pubblicare su rivista alcuni brevi racconti che confluiranno nella raccolta Meditazione (1912). Nel 1912 scrive il primo grande racconto, La condanna, seguito da La metamorfosi (1912-1913) e dal romanzo incompiuto Il disperso (1913). Poco dopo l’inizio della guerra mondiale nell’agosto 1914 inizia la stesura del Processo, anch’esso incompiuto e pubblicato postumo, e del racconto Nella colonia penale. Fra il 1916 e il 1917 scrive gran parte dei racconti poi pubblicati sotto il titolo Un medico di campagna (1920). Nell’agosto 1917 Kafka ha un’emottisi notturna, che verrà diagnosticata come tubercolosi. Nei mesi successivi nasce la grande produzione aforistica dei quaderni in ottavo, anch’essa pubblicata postuma. Nel corso del 1922 procede alla stesura del Castello, interrotta in settembre; nel 1923 conosce la giovanissima Dora Diamant, che sarà l’ultimo amore della sua vita e con la quale trascorrerà a Berlino l’inverno 1923-1924, mentre le condizioni di salute peggiorano drasticamente. Kafka muore nel sanatorio di Kierling il 3 giugno 1924 mentre è impegnato nella correzione delle bozze di Un digiunatore, la raccolta degli ultimi racconti scritti nei mesi precedenti, che verrà pubblicata poche settimane dopo la morte.

Mauro Nervi è dottore di ricerca in Filologia nell’Università di Pisa. Ha pubblicato su Kafka, Hölderlin, Kleist e Goethe, e gestisce The Kafka Project (www.kafka.org), che raccoglie tutti i testi narrativi kafkiani, traduzioni e lavori critici.