Carlo Greppi, Un uomo di poche parole

Storia di Lorenzo che salvò Primo

Carlo Greppi ha dedicato il suo ultimo libro, Un uomo di poche parole (Laterza) a Lorenzo Perrone, il muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III – Monovitz e che, per sei mesi, portò a Primo Levi una gavetta di zuppa che lo salvò dalla morte di stenti. Lo scrittore torinese disse di lui che “pur non essendo un uomo religioso, era un santo”. Greppi indaga la storia di questo personaggio sconosciuto della Storia, una “pietra di scarto” della società, uomo povero e quasi analfabeta, che aiutò Primo Levi addirittura a comunicare con la famiglia, creando un’impossibile connessione tra il campo di concentramento in Polonia e il mondo dei liberi. Un’indagine sul mistero del Bene, tanto sorgivo, quanto inspiegabile e necessario.