Claudio Morandini, La conca buia

Il puzzo dell'alpe

In La conca buia (nottetempo), Claudio Morandini dà voce a Franco Gavaglià, un politico locale che aspira alla rielezione alla carica di sindaco del suo paese di montagna. Un compagno di partito gli suggerisce di portarsi agli incontri pubblici il vecchio padre per ingraziarsi gli abitanti, mostrando attaccamento a persone e tradizioni; lui detesta il padre che da bambino lo picchiava e infieriva su sua madre, ma accetta il suggerimento e imbottisce l’uomo di tranquillanti per evitare che dia in escandescenze come fa di solito. Il libro è scritto in forma di lettera alla figlia Leda, una ragazza piena di buone intenzioni, che ama padre e nonno: il protagonista rievoca la propria infanzia infelice per spiegare alla ragazza cosa ha subito e chi è veramente il vecchietto dall’aria innocua. Persino la conca buia, un posto che Franco aveva scoperto da giovane e in cui si rifugiava costruendo statue di sassi era stato violato dal padre, sempre pronto a distruggere quello che lui costruiva. La campagna elettorale prosegue in un crescendo di colpi bassi e il suo esito non sarà quello sperato dal protagonista. Una storia locale che riflette in modo tragicomico il malcostume di un intero paese, la cui unica speranza sono i giovani in bilico tra la compassione per la generazione passata e il desiderio di fuga da un ambiente asfittico.

Sbircio tuo nonno, questo rudere di uomo che con me in passato è stato ingiusto, malsano, infido, maligno, vile, lo mostro agli astanti con ampi gesti teatrali, lo stringo a me, lo avvolgo in una spirale di complimenti. Solo io so che, in fondo, molto in fondo, ciò che dico è da leggersi in chiave ironica. Sono così bravo che a volte commuovo me stesso, e la voce mi si spezza: mi intenerisce non ciò che dico, ma l'ingegnosa architettura di solenni falsità che così facilmente erigo addosso al vecchio.


Claudio Morandini è nato ad Aosta nel 1960. Si è dedicato a racconti e romanzi in cui ha esplorato i confini tra reale e fantastico e sperimentato il connubio tra forme e generi differenti. Tra i titoli più recenti si ricordano Le maschere di Pocacosa (Salani, 2018) e, per Bompiani, Gli oscillanti (2019), Neve, cane, piede (nuova edizione, 2021) e Catalogo dei silenzi e delle attese (2022). Nel 2023, nel corso della ventiseiesima edizione di Cinemambiente, gli è stato attribuito il premio Le ala - Ghiande per l'attenzione alle tematiche ambientali presente nella sua opera.