Angelo Molica Franco, Il buio straordinario

La nascita dell'identità omosessuale nel romanzo del Novecento

Il primo romanzo a tematica gay è Matrimonio sotto zero di Alfred Cohen uscito nel 1889: lo segue L’immoralista di André Gide nel 1902. In Il buio straordinario, La nascita dell’identità omosessuale nel romanzo del Novecento, pubblicato da People editore, Angelo Molica Franco traccia una storia dei classici della letteratura con personaggi gay dai primordi ai giorni nostri. Se Gide, Forster e Proust mettono al centro dei loro romanzi la sofferenza che comporta la scoperta di essere omosessuali, Cristopher Isherwood in Addio a Berlino, libro ambientato nella città paladina dei diritti civili, per la prima volta afferma la libertà di essere chi si vuole essere. Tra gli altri romanzi analizzati da Angelo Molica Franco, La stanza di Giovanni di James Baldwin e Paradiso di José Lezama Lima. In Italia suscita un grosso scandalo nel 1980 Altri libertini, scritto dal venticinquenne Pier Vittorio Tondelli: con questo libro “la trbù omosessuale irrompe sulla scena”. Una storia letteraria che è anche la storia della faticosa appropriazione della propria identità da parte dello stesso Angelo Molica Franco, dell’uscita dal buio della vergogna e dell'isolamento grazie al faro rappresentato dall’espressione artistica. 

Se la letteratura non mi avesse mostrato un mondo più grande dove trovarmi meno sbagliato e scovare il mio posto, se non avessi rintracciato nell'immaginazione degli scrittori che ho qui raccolto (come pure in molti altri) il riflesso di quello che io sognavo e di come lo sognavo, se non avessi rinvenuto nelle parole dei romanzi la forma più felice della mia esistenza, forse non mi sarei salvato.

 
Angelo Molica Franco è giornalista culturale, scrittore e traduttore letterario. Scrive per il Venerdì di Repubblica e per Il Fatto Quotidiano. Il suo ultimo libro è A Parigi con Colette (Perrone, 2018). Suoi racconti e saggi sono apparsi su riviste, quotidiani e raccolte.