Il Nobel della letteratura 2024 a Han Kang

Han Kang a colloquio con Andrea Bajani

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        Han Kang, scrittrice sudcoreana, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2024.
        Questa la motivazione espressa dall’Accademia Svedese:

        per la sua prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e  rivela la fragilità della vita umana e per la sua consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, tra i vivi e i morti, e perché con il suo stile poetico e sperimentale è diventata un’innovatrice della prosa contemporanea.

        Han Kang è nata nel 1970 a Gwangju in Corea, figlia dello scrittore Han Seungwon. In Italia i suoi romanzi sono pubblicati da Adelphi. Tra i suoi libri: La vegetariana, vincitore dell' International Booker Prize nel 2016, Atti umani (2017), Convalescenza (2019) e L'ora di greco (2023). Per conoscere l'autrice vi proponiamo un colloquio tra Andrea Bajani e Han Kang, sul romanzo L'ora di greco, tradotto in italiano da Lia Iovenitti per Adelphi. Il libro racconta l'incontro a Seul tra una donna che non parla più e un insegnante di greco che sta perdendo la vista. La conversazione è stata realizzata in occasione del Premio Gregor von Rezzori 2024.

        Aveva appena compiuto sedici anni quando, di colpo, il linguaggio che l'aveva imprigionata e torturata come un vestito intessuto di migliaia di spilli era sparito. Il suo udito funzionava ancora, ma un silenzio simile a uno strato spesso e compatto di aria aveva ostruito lo spazio tra la chiocciola dell'orecchio e il cervello. Avviluppato in quel vuoto sordo, il ricordo di come usare le labbra e la lingua per pronunciare le parole, o la mano per stringere una matita, si era fatto inaccessibile. Non pensava più in parole. Agiva senza parole, comprendeva senza parole. Il suo corpo era assediato dentro e fuori da un silenzio che risucchiava lo scorrere del tempo, un silenzio ovattato come prima di imparare a parlare - anzi, come prima di venire al mondo.



         

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