Han Kang, L'ora di greco
La perdita del linguaggio
Aveva appena compiuto sedici anni quando, di colpo, il linguaggio che l'aveva imprigionata e torturata come un vestito intessuto di migliaia di spilli era sparito. Il suo udito funzionava ancora, ma un silenzio simile a uno strato spesso e compatto di aria aveva ostruito lo spazio tra la chiocciola dell'orecchio e il cervello. Avviluppato in quel vuoto sordo, il ricordo di come usare le labbra e la lingua per pronunciare le parole, o la mano per stringere una matita, si era fatto inaccessibile. Non pensava più in parole.Agiva senza parole, comprendeva senza parole. Il suo corpo era assediato dentro e fuori da un silenzio che risucchiava lo scorrere del tempo, un silenzio ovattato come prima di imparare a parlare - anzi, come prima di venire al mondo.
Han Kang è nata nel 1970 a Gwangju in Corea, figlia dello scrittore Han Seungwon. In Italia i suoi romanzi sono pubblicati da Adelphi. Tra i titoli ricordiamo, La vegetariana, vincitore dell' International Booker Prize nel 2016, Atti umani (2017), Convalescenza (2019) e L'ora di greco (2023).