Enrico Terrinoni, A Beautiful Nothing

I misteri del soggiorno romano di Joyce

James Joyce trascorse a Roma sette mesi e sette giorni tra il 1906 e il 1907. Era venuto nella capitale rispondendo all’annuncio di una banca ed era stato assunto grazie alla sua conoscenza delle lingue. Di Roma lo attraeva l’eco della presenza di Giordano Bruno, uno dei suoi fari intellettuali, mentre la città in sé gli ispirava un profondo disgusto. In A Beautiful Nothing, suo primo romanzo pubblicato da Blu Atlantide, Enrico Terrinoni immagina un vecchio professore che indaga sul periodo romando di Joyce, avvalendosi dell’aiuto di due studenti, poi affiancati da una studentessa che si lega sentimentalmente a uno dei due. Ognuno dei giovani non conosce del tutto gli obiettivi e le scoperte del professore; c’è un mistero che coinvolge un banchiere irlandese e la moglie di lui, una giornalista trovata morta, forse amante di Joyce. Nel libro confluiscono la profonda conoscenza di Terrinoni dell’opera dello scrittore irlandese, in cui è molto forte la componente esoterica, e anche la concezione  di Terrinoni della letteratura come mistero, come fonte di domande sull’uomo e sul suo modo di stare al mondo.

Per lui la letteratura era lettera che svanisce, che copre, adiafana, una missiva smarrita, da consegnare, riesumare, recapitare. E non decapitare con la lettura ravvicinata, con l’analisi da microscopio. Vivisezione critica, la chiamava con scherno, anche davanti agli studenti.



Enrico Terrinoni ha tradotto opere di Joyce, Wilde, Orwell, Lee Masters, Shaw, Hawthorne, Melville, Alasdair Gray, Bobby Sands e altri. La sua edizione annotata e bilingue dell’Ulisse di Joyce (Bompiani 2021) ha vinto il Premio Internazionale Capalbio per la traduzione e la traduzione annotata, condotta con Fabio Pedone, dei volumi finali del Finnegans Wake di Joyce (Mondadori 2017- 2019) ha vinto il Premio Annibal Caro. È autore di Occult Joyce. The Hidden in Ulysses (2008), James Joyce e la fine del romanzo (2015), Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (2019), Chi ha paura dei classici? (2020) e di Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (2022). Nel 2023 ha pubblicato per Bompiani La vita dell’altro. Joyce, Svevo: un’amicizia geniale.